I saluti alla stampa di un commosso sindaco Reggi

Non solo le donne piangono. Le lacrime questa volta sono state quelle del sindaco di Piacenza Roberto Reggi, non alla parola “sacrifici”, ma ai tradizionali saluti augurali alla stampa. Dopo dieci anni alla guida della Primogenita, Reggi rinuncerà all’aspettativa e tornerà al suo vecchio impiego di dirigente a Edipower, nel settore idroelettrico. Nessuna anticipazione sul suo futuro politico. Reggi ha dichiarato la volontà di restare a disposizione della prossima amministrazione, lontano dalla politica nazionale “Dopo quello che è successo ad una delle persone che più stimo, l’ex sindaco di Torino Sergio Chiamparino, meglio ritirarsi in montagna”.

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Un giudizio positivo sull’amministrazione quello tracciato dal primo cittadino, che consegnerà al consiglio entro febbraio il bilancio sociale di fine mandato, dal titolo scelto dal vicesindaco Cacciatore “Non c’era una volta”.

Tra i vanti della decennale esperienza da sindaco di Piacenza, l’aver riportato la città nel sistema emiliano, da cui prima era esclusa. Gli interventi sulla Caorsana e su Piazza Cavalli gli obiettivi raggiunti solo in parte.

Reggi avverte, nonostante il solido bilancio,  “Il prossimo assessore al bilancio dovrà essere fantasioso”.

Punto dolente rimane ancora quel “deserto” centro storico che rammarica cittadini e commercianti. Reggi in merito ha parlato della necessità di elevare la soglia di tolleranza e di estendere la responsabilità dei gestori anche all’esterno dei locali pubblici.