Aggiornamento ore 12 30 –
Peggiora la situazione dell’Atalanta. Secondo la Procura di Cremona Doni avrebbe utilizzato una scheda romena cper non essere intercettato. Una Sim che sarebbe intestata, a un collaboratore romeno dei bagni di Cervia, e che pare consegnata all’ex centrocampista il 19 marzo, prima della partita Atalanta-Piacenza. Sullo stesso numero Doni, secondo il Gip, riceveva chiamate da cabine telefoniche, locali pubblici e sms prima dell’inizio delle partite.
Nelle intercettazioni figura una chiamata di Doni (effettuata con la scheda rumena) a un’utenza mobile intestata alla societa Mdf Italia spa di Milano, di cui è presidente il consigliere d’amministrazione atalantino Isidoro Fratus. Lo ha rivelato L’Eco di Bergamo nell’edizione di stamattina. Interpellato dal quotidiano, Fratus non ha voluto rilasciare commenti.
Ieri sono iniziati gli interrogatori a Cremona nella seconda parte dell’inchiesta sul calcio scommesse. Sembra che anche il centrocampista dello Spezia Carobbio abbia deciso di collaborare confermando le combine a cui lui si è prestato con la maglia del Grosseto e parla di altre partite truccate di squadre in cui ha militato. Tra le partite in questione ci sarebbe anche la rocambolesca vittoria del Piacenza a Siena per 3 a 2, dove Carobbio si sarebbe accordato con Gervasoni per stabilire il risultato finale. Pesanti ombre gravitano anche sull’AlbinoLeffe, club che secondo le confessioni del pentito Wilson Parumal era da tempo nel mirino degli scommettitori e nel quale hanno militato altri calciatori finiti nelle carte di Cremona tra cui gli ex biancorossi Gervasoni e Conteh.
Le partite del campionato di serie B su cui si sta indagando e che riguardano i biancorossi sono: Siena-Piacenza del 19 febbraio 2011 terminata, 2-3, Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011, terminata 3-0, Piacenza-Pescara del 9 aprile terminata 0-2 e sembra che nel mirino sia finito anche il famoso pareggio con l’Albinoleffe del 21 dicembre del 2010 dove sul 3 a 3 finale furono giocate importanti di milioni di Euro.