“La Piccola Impresa s’è desta” è il titolo scelto da CNA Piacenza per la propria Assemblea Provinciale svoltasi presso la Sala dei Teatini nell’ex chiesa di San Vincenzo in via Scalabrini.
Un’occasione importante, a conclusione di un anno davvero molto difficile per il mondo dell’artigianato e della piccola e media impresa, pesantemente condizionato dalla crisi economica che sta colpendo l’intero sistema produttivo nazionale ed internazionale.
Numerosi gli ospiti che si sono alternati al tavolo dei relatori in questa 42^ Assemblea, che cade nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, aperta dal discorso del presidente provinciale di CNA, Dario Costantini: dopo i saluti delle autorità cittadine – il prefetto Antonino Puglisi, il presidente della provincia Massimo Trespidi, il sindaco Roberto Reggi e il presidente della Camera di Commercio, Giuseppe Parenti – si sono tenuti gli interventi del direttore provinciale di CNA, Enrica Gambazza, del presidente nazionale di CNA, Ivan Malavasi che è anche presidente in carica di Rete Imprese Italia, dell’assessore allo Sviluppo economico della Regione Emilia Romagna, Gian Carlo Muzzarelli, del presidente nazionale di CNA-Fita (autotrasporto) Cinzia Franchini, e del presidente regionale di CNA Emilia Romagna, Paolo Govoni.
A significare ulteriormente il sempre più stretto legame tra CNA Piacenza e mondo della scuola, si sono alternati gli interventi di alcuni studenti piacentini che hanno partecipato all’edizione 2011 di Enterprise European Business Game, evento che ha portato nella nostra città, la scorsa estate, un centinaio di studenti di tutta Europa che si sono confrontati nella Finale Internazionale. A tale riguardo gli interventi di Diletta Milana, Chiara Lamoure, Elisabetta Fanfoni, Martina Villa, e Luca Blecci.
L’Assemblea Provinciale di CNA Piacenza è stata poi chiusa dalla cerimonia di premiazione dell’iniziativa “La Piacenza che fa rete”; sono stati consegnati riconoscimenti alle aziende associate a CNA Piacenza che si sono distinte per aver affrontato le difficoltà della crisi economica attraverso sinergie e varie forme collaborative nell’ottica del fare impresa.