“L’Agenzia Quartiere Roma mette in atto un analfabetismo di regresso”. Non è andato per il sottile Paolo Maurizio Bottigelli dell’associazione Via Roma città Aperta, per il quale l’atteggiamento del Comune nei confronti dell’Agenzia ad esso strettamente legata è divenuto ormai insopportabile.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stato un punto, contenuto nel programma dei candidati alle Primarie del Partito democratico, il quale “auspica che nei vari quartieri bisognerebbe predisporre delle agenzie, sul modello di quella di via Roma”.
Testualmente recita: “Uno dei temi centrali del futuro di Piacenza anche sostenendo e potenziando i servizi di volontariato per l’integrazione dei cittadini immigrati e la convivenza con i residenti e attraverso la diffusione delle agenzie di quartiere (sull’esempio dell’agenzia di quartiere Roma)”.
E’ così che Bottigelli si è fatto portavoce della frustrazione provata dalle tante realtà e soggetti che, ogni giorno e da molti anni prima che nascesse l’Agenzia Quartiere Roma, operano con gli stranieri per la loro integrazione. Tra queste Kapra Square, il Centro Interculturale, Svep e Mondo Aperto.
Ma sono tre gli aspetti sollevati da Bottigelli. Il primo riguarda la “mission” dell’Agenzia Quartiere Roma che sarebbe nata con l’intento di riqualificare l’area dal punto di vista commerciale. Abbandonata, o modificata quella volontà – sempre secondo Bottigelli e le associazioni che a lui si sono unite – l’Agenzia si sarebbe lanciata nell’integrazione della popolazione straniera ma con risultati irrilevanti.
Il secondo punto toccato prende invece in esame i finanziamenti e lo sbilanciamento che vi sarebbe, da parte del Comune, nell’assegnazione dei fondi.
“Stiamo ancora aspettando il finanziamento richiesto, mentre all’Agenzia Quartiere Roma è stato prontamente staccato un assegno da 11 mila euro” ha affermato Bottigelli, il quale però ha tenuto a precisare che non si tratta di una questione solo di soldi, infatti “mentre loro pubblicano delle cartoline di Musa noi facciamo delle feste con oltre 70 persone, di tutte le etnie e veniamo ignorati. Mi spiace anche per quei ragazzi che vengono illusi. Basta guardare l’ultimo progetto dei sette cassonetti in piazza. Grida vergogna, quello è analfabetismo di regresso. Non centra niente con arte e cultura”.
Da ultimo è stato sollevato l’aspetto, che per un agenzia di integrazione non dovrebbe essere secondario, dei mediatori culturali. Soggetti che, a detta di Bottigelli, sarebbero assenti nell’Agenzia Quartiere Roma per volere del Comune e che invece l’associazione via Roma città Aperta avrebbe da tempo.
Per questi motivi le associazioni che hanno sottoscritto il comunicato stampa hanno voluto lanciare un appello ai candidati alle Primarie del centrosinistra: “Basta con questa politica, pretesto per passare i soldi agli amici con nessun impatto sulla società”.
IL COMUNICATO STAMPA:
Lo diciamo con rispetto, non possiamo far finta di niente sul documento programmatico presentato dai candidati del centro sinistra per le primarie, in quel documento esiste un punto che è atroce, di cui non solo non condividiamo il contenuto ma anche la prospettiva, la dove si evince che – l’Agenzia di via Roma- è da prendere ad esempio operativo per l’integrazione. quando lo sanno tutti che primo: l’agenzia è nata per altri scopi, secondo: sappiamo che l’agenzia ha percepito una quantità enorme di finanziamenti e non si è avuti la sensazione che il quartiere ne abbia tratto vantaggio e soprattutto i processi di convivenza, la tanto favoleggiata -musa- proprio è il classico gioco di prestigio ben altro ci vuole. Che fine hanno fatto tutti quei soldi? Ci stupiamo poi che invece vengano ignorate, ridotte ad un ruolo di invisibili tutte quelle realtà il cui lavoro è stato ed è prezioso nel costruire dialogo e accoglienza per gli immigrati, si parla di Kapra square, del centro interculturale del forum delle famiglie e in parte anche dallo Svep.
Simile negligenza o approssimazione è inaccettabile, nasconde ancora una volta la vecchia politica dei favoritismi e delle clientele. I risultati non stupiamoci se poi sono quelli di Firenze e Torino.Questa mancanza di rispetto anche verso tutte quelle associazioni comunita’ che sul territorio lavorano onestamente e senza percepire salario …è inammissibile, è inammissibile che questa mancanza di rispetto sia soprattutto verso quelle comunita’ immigrate relegate per l’ennesima volta a comparse. Che si sia accettata la volontà di Reggi, è evidente, tutti sappiamo che l’Agenzia e’ una sua forzatura, ma diciamo noi che su uno dei temi centrali del futuro di Piacenza accettare una simile logica e non lavorare insieme alla costruzione quel modello di citta’ aperta al dialogo che pone al centro delle relazioni, la convivenza, progetti culturali nel rispetto delle reciproche culture compreso quelle dei residenti che sono la nostra memoria storica. Nei prossimi giorni chiederemo ufficialmente assieme a tutte le etnie e ai residenti di via Roma, un incontro con i candidati per la presentazione di un nostro documento programmatico per quel che riguarda, residenti, immigrazione, territorio.
Bernardo Carli
Paolo Maurizio Bottigelli
Gianni Cravedi