“E’ una voce che circola ma è falsa”. Agli 80 anni di Piergiorgio Bellocchio, festeggiati oggi dal fondatore dei Quaderni piacentini e di Diario sono in pochi a credere tra i suoi amici ed estimatori. Tutti tranne lui, che invece “me li sento tutti gli anni, aimè, si fanno sentire e li patisco come riduzione di forze”. La battuta che ben riassume come viene accolta la ricorrenza è di Alfonso Bernardinelli, il quale è intervenuto nello speciale a lui dedicato oggi dal quotidiano Libertà e che rispecchia anche la freschezza, percepita da chi da anni conosce, collabora e apprezza Bellocchio, del pensiero contenuto nei suoi scritti.
Libri, riviste, saggi e oggi l’impegno in Città Comune sono lo specchio del lavoro e della vena creativa di Piergiorgio Bellocchio, che abbiamo ripercorso brevemente con lo stesso scrittore. (L’intervista completa a fondo pagina).
Il quale, tra tanti ricordi e nessun rimpianto (semmai un pò di depressione data dall’epoca in cui stiamo vivendo), non ha mancato di regalarci una delle sue taglienti osservazioni sugli autori contemporanei: “Uno potrebbe fare la battuta: Non mi piacciono, tanto che non li ho letti”.