Consiglio comunale, dalla Ztl al canile municipale

«Antica, anacronistica, inutile. Non pensavo davvero che il presidente dell’Unione commercianti potesse fare una proposta del genere». E’ il consigliere di Piacenza Tutta a non mandarle a dire ad Alfredo Parietti, il presidente di Confcommercio che nei giorni scorsi ha lanciato al sindaco Roberto Reggi l’idea di spegnere le telecamere della Ztl il sabato pomeriggio per favorire l’afflusso dei clienti in centro storico. Una proposta che per la verità non ha raccolto troppa fortuna né dal sindaco («non si può ingolfare il centro storico di auto» aveva replicato), ma nemmeno ieri in Consiglio comunale.

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Per Zucconi «la crisi del commercio in centro si combatte abbattendo il caro affitti, non certo aumentando le auto in centro storico». Poi ha proseguito deciso sostenendo che «Parietti dovrebbe fare un minimo di autocritica nei confronti dei propri iscritti, siamo sicuri che facciano davvero di tutto per aumentare il fatturato?»; e ha infine proposto «di ampliare la Ztl rendendo via Calzolai e via Sopramuro pedonalizzate». Un pensiero, quello di Zucconi, condiviso anche da Roberto Colla (per Pc con Reggi) il quale ha riproposto i parcheggi rosa, ossia spazi riservati alle donne in stato interessante o con figli minori di un anno.

Quanto alla proposta di pedonalizzare via Calzolai e via Soprmauro, è intervenuto Carlo Mazza (misto) a mettere i puntini sulle “i”: «Via Calzolai è già pedonale, sono d’accordo su via Sopramuto che è strettissima. Resta il fatto che avete fatto morire via Scalabrini». 

Duro invece Carlo Mazzoni (Pdl) nei confronti di Zucconi: «Nessuno ha chiesto di aprire Piazza Cavalli al traffico, ma solo di far arrivare la uto più vicino al centro storico. Zucconi dovrebbe studiare di più».

 

L’atmosfera prenatalizia con tanto di alberelli della Pellegrina consegnati ai consiglieri si dissolve quando l’aula affronta la mozione di Antonio Levoni (Udc) incentrata sullo stato del canile municipale e in particolare sulle soluzioni per proteggere i cani dalle rigide temperature invernali. E riesplodono così antichi e mai sopiti dissapori tra le battagliere associazioni di volontarie presenti in aula e l’assessore Katia Tarasconi.

Al termine di un acceso dibattito la mozione – che inizialmente chiedeva di installare delle pedane riscaldanti nei box dove alloggiano i cani, ma poi è stata modificata in una formula meno stringente con efficaci soluzioni – ha trovato il voto favorevole grazie al “sì” del centrodestra e di una parte del centrosinistra (contro hanno votato Mario Bulla e Claudio Ferrari del Pd, Guglielmo Zucconi e Lorenzo Gattoni di Pc Tutta e Marco Fumi di per Pc con Reggi). Secondo la Tarasconi «la percezione di una situazione drammatica da “canile lager”, favorita dai numerosi appelli degli animalisti, non corrisponde alla reale condizioni della struttura». 

L’assessore ha comunque assicurato la città «che si stanno comunque cercando soluzioni, in sinergia con le associazioni di volontariato, al fine di garantire una vivibilità ottimale a tutti gli animali ricoverati nella struttura (circa una novantina di animali)».

L’intervento è stato duramente contestato dai volontari presenti che, in segno di protesta hanno abbandonato l’aula al grido di «sono tutte bugie». «Le cucce non sono coibentate, sulle pedane si forma il ghiaccio e i cani rischiano di morire di freddo» hanno ammonito fuori dall’aula.

Secondo Giovanna Calciati (Pd)  «gli unici a potersi pronunciare sono i veterinari dell’Ausl e comunque mi fido di quello che dice la Tarasconi». Luigi Salice (Pdl) ha spiegato di aver  «trovato una struttura pulita, ben organizzata» motivando il suo voto favorevole con la necessità di fare da stimolo. Da Guglielmo Zucconi (Pc Tutta) un voto «convintamente contrario alla mozione». Così come da Claudio ferrari (Pd): «Dico stop ad altre risorse del Comune a un canile già seguito sufficientemente». Alla fine la mozione è passata, le plemiche no.

  

Comunicato stampa

In relazione alle dichiarazioni rilasciate dall’assessore Tarasconi, nell’incontro del 5/12/2011, durante il Consiglio Comunale in cui la stessa asseriva “di avere avuto contatto con diversi gruppi tra cui l’OIPA di Piacenza”, sono a precisare che la rappresentanza OIPA sul territorio della provincia di Piacenza è attribuita alla sottoscritta, Gilberte Robert, che non è mai stata contattata dall’assessore Tarasconi e nemmeno dagli uffici dell’assessorato.

Probabilmente l’assessore ignora le norme statutarie dell’OIPA, e la cosa ci preoccupa visto le dichiarazioni che sono apparse sui quotidiani circa le imminenti collaborazioni con l’amministarzione, che divide in modo netto la rappresentanza teritoriale dell’associazione dalle Guardie Zoofile.

Queste ultime hanno un compito ben definito che si limita alla vigilanza ed intervento sugli illeciti in cui siano coinvolti animali; nessun componente delle guardie zoofile, compreso il coordinatore provinciale ed i suoi aiutanti, rappresenta l’OIPA sul territorio.

Tale rappresentanza viene attribuita dal Presidente Nazionale al Delegato Provinciale.

La presente quale comunicato ufficiale in merito alla rappresentanza OIPA (Organizzazione Internazionale Protezione Animali) sulla provincia di Piacenza.

Gilberte Robert