Saltano i comitati provinciali con meno di 20 società affiliate, salva Piacenza. Domenica a Bologna l’assemblea straordinaria della Federciclimo regionale per la modifica dello statuto. Con 28 società affiliate regge Piacenza, saltano invece Rimini e Ferrara, dove andrà a mancare il rapporto diretto con le società e i propri tesserati. Un fatto negativo secondo Giovanni Cerioni, presidente della Federciclimo piacentina “Il ridimensionamento è fatto in un’ottica di ottimizzazione delle risorse e in prospettiva futura si andrà sempre più verso l’accentramento. Il mondo dello sport sta seguendo a cascata quello che succede nella società civile, dove i comuni vengono chiamati a gestire insieme i servizi sovracomunali. Questo non è sicuramente il modello voluto da Petrucci e che si ha reso un’eccellenza a livello mondiale. Un modello di decentramento troppo esoso, che ora non regge con le sempre minori risorse economiche a disposizione dello Stato, di conseguenza del Coni e della Federazione”.
Per quanto riguarda la riduzione dei finanziamenti statali allo sport, il ciclismo passerà dai 4,991 milioni annui assicurati fino allo scorso anno, a 3,973 milioni di finanziamento. Un taglio che non verrà percepito a livello provinciale. Prosegue Cerioni “Il ciclismo è già un sport povero per natura. Il budget annuale del comitato provinciale di Piacenza, concesso dalla regione Emilia Romagna, è di 800 euro l’anno. Una cifra praticamente irrisoria. In più tutti i versamenti delle società (affiliazioni tesseramenti e gare) vengono inviate direttamente alla Federazione nazionale. Non è una novità per noi quella di organizzarci con risorse e energie personali e con gli scarsi fondi a nostra disposizione”.