Vicenda Malko, Paparo: \”Le sue dimissioni ci impediscono di intervenire\”

“Ci dispiace per la vicenda del lavoratore Malko Dritan e siamo seriamente preoccupati per la sua scelta di voler nuovamente procedere allo sciopero della fame, ma la sua decisione di dimettersi dalla cooperativa di servizi e pulizie in cui era temporaneamente impiegato ci priva di ogni nuova possibilità di intervento che, invece, in caso contrario si sarebbe potuta concertare. La situazione è complicata dal fatto che una delle aziende coinvolte, che sottoscrissero l’accordo (nel corso del tavolo coordinato dalla Provincia) per garantire al signor Dritan la salvaguardia del proprio posto di lavoro, ha recentemente chiesto l’ammissione alla cassa integrazione in deroga e, come tale, non potrà procedere ad assunzioni”. Così l’assessore provinciale Andrea Paparo, sulla vicenda del lavoratore Malko Dritan che da lunedì ha scelto di tornare a protestare per la propria situazione lavorativa astenendosi dal cibo.

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“A suo tempo – dice l’assessore Paparo – la Provincia era intervenuta immediatamente, a seguito della protesta del signor Dritan, attivando un tavolo di confronto (ospitato dagli uffici della Provincia) con: istituzioni, committente, cooperativa aggiudicataria dell’appalto e sindacati. Il tavolo era giunto a sintesi, attraverso la sottoscrizione di un articolato accordo tra le parti, che assicurava garanzie e tutele al lavoratore. Rileviamo che in questi mesi l’intesa è stata sostanzialmente rispettata. La decisione di licenziarsi recentemente assunta, a sorpresa, dal signor Dritan, a seguito di proprie valutazioni personali, non ci consente di dare seguito agli accordi che vennero – responsabilmente e con impegno – sottoscritti dalle parti”.