Un servizio pubblico e gratuito che ha l’obiettivo di fornire ai giovani informazioni e notizie sui temi di loro interesse, per agevolarne l’inserimento nella vita sociale, professionale e culturale. È l’Informagiovani della provincia, la cui rete si rinnova e si estende: sedici i comuni del territorio che hanno attivato questo servizio. “Sedici comuni – ha spiegato l’assessore provinciale Massimiliano Dosi – che, come la Provincia, credono nel valore aggiunto di un sportello a disposizione dei giovani”.
Il progetto della Rete Provinciale Informagiovani è stato avviato dall’Amministrazione Provinciale nel 2004 con l’obiettivo di creare punti informativi in grado di favori l’accesso all’informazione da parte dei giovani, al fine di sostenere i percorsi di partecipazione sociale ed autodeterminazione degli stessi. Nel corso degli anni, il servizio è cresciuto promuovendo uno stretto collegamento con il Centro per l’impiego della Provincia in modo da garantire un filo diretto con i giovani sulle tematiche cruciali del lavoro e della formazione. I vari comuni si sono impegnati a mettere a disposizione spazi idonei, la strumentazione informatica nonché un supporto del personale.
Quest’anno però l’Informagiovani di Piacenza e Provincia si presenta con qualche novità in più. “Il servizio – ha sottolineato l’assessore Massimiliano Dosi – è presente da diverso tempo sul territorio e dallo scorso anno abbiamo dato la possibilità a chi risiede nei Comuni della provincia di contattare con una videochiamata gli operatori nella sede centrale. Tuttavia quest’anno, sollecitati dagli stessi comuni, abbiamo voluto migliorare il servizio. Partirà infatti un corso ad hoc per gli operatori del Comune in modo che possano dare subito informazioni base e aiutare i ragazzi nel collegamento con la webcam. I giovani potranno parlare direttamente con un operatore oppure contattare tramite videochiamata un addetto specializzato all’ufficio Informagiovani di Piacenza.” Presente alla conferenza stampa anche il funzionario provinciale Marinella Maffi. Il budget previsto per l’iniziativa ammonta a 11 mila euro, l’obiettivo è quello di creare un sistema provinciale capillarmente diffuso sul territorio capace di rispondere in modo eccellente alle richieste dei giovani.