Domani a Piacenza 5mila persone potranno assaggiare la pasta di Libera Terra, il gruppo di cooperative che lavorano i campi confiscati alle mafie e destinati ad un uso sociale.
Gli alunni e gli insegnanti delle scuole di Piacenza grazie al progetto ” Un piatto per la legalità” avviato dal Comune pranzeranno condividendo con l’associazione un sogno ed un progetto di riscatto sociale dalle mafie. I prodotti di Libera Terra sono infatti frutto del lavoro di giovani che, riunitisi in cooperative sociali, coltivano ettari di terra confiscati ai boss della mafia.
Il marchio Libera Terra sintetizza il valore etico e sociale del progetto di Libera di lotta alle mafie e il valore qualitativo di prodotti sani.
Il pensiero di Libera è chiaro: “confiscare i terreni significa creare condizioni per trattenere quanta più ricchezza possibile sul territorio e garantire così opportunità occupazionali, significa coinvolgere i soggetti sani del territorio, facendo del bene confiscato una risorsa per lo sviluppo dell’intero circuito socio-economico attraverso il coinvolgimento degli agricoltori e degli altri settori produttivi del territorio”.
Dalla condivisione dello spirito e delle regole del progetto nascono i prodotti a marchio “Libera Terra” : il sapore della legalità, del riscatto, della libertà.
Prossima tappa il “21 marzo, giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti di mafia”.