“Sicuramente la maleducazione esiste, noi la contrasteremo ancora più efficacemente in futuro. Questo diventa per noi un tema centrale”. Così il sindaco di Piacenza Roberto Reggi ammette tra le righe qualche svista nella gestione dei recenti mercatini in piazza Cavalli, ma liquida la questione promettendo maggiore sorveglianza. Le macchie d’olio documentate nelle fotografie comparse nei quotidiani di questi giorni, risalirebbero, secondo l’amministrazione, a più di dieci anni fa, documentate e a conoscenza della Sovrintendenza.
Sulla corda legata alla zampa del seicentesco cavallo bronzeo di Ranuccio Farnese, l’assessore al commercio Katia Tarasconi ipotizza che sia stata agganciata di notte, perché sostiene di aver frequentato il mercatino e di non aver notato nulla. Troppo ristrette le risorse per la gestione di una sorveglianza notturna, insiste l’amministrazione, che però promette di mettere in atto accorgimenti più efficaci, come la predisposizione di teli a difesa della pavimentazione. “Non si può rivitalizzare il centro storico con la bacchetta magica”, sbotta la Tarasconi, decisa a non rinunciare alle iniziative nel centro storico e nei luoghi pubblici, come il Facsal, “aperti a tutti e non solo a qualcuno”, la provocazione avanzata dal sindaco Reggi.