‘Agricoltura integrata e sostenibilità ambientale‘. Questo il titolo del consueto appuntamento organizzato dall’ Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale dell’Università Cattolica del Sacro Cuore e da Certifica sui temi dell’agricoltura ecosostenibile, che torna venerdì 25 novembre e che quest’anno raggiunge il decennale.
Il convegno va ad affrontare un tema delicato e sempre più strategico se si considera che dal 2014 tutti i produttori dei paesi dell’Unione Europea saranno chiamati a rispettare i capisaldi dell’agricoltura integrata.
E’ vero che l’Italia ha maturato un’esperienza ormai trentennale in questo ambito, prima con la lotta guidata e oggi con la produzione integrata – che in Italia viene praticata in larga scala sulle principali colture -, ma è anche vero che non tutti i produttori e non tutte le Regioni sono ugualmente allineate nell’applicazione di queste linee produttive.
Occorre da un lato mettere a frutto questa esperienza e valorizzarla in tutte le fasi della filiera, tanto più in una situazione economica non facile come l’attuale, valorizzando i prodotti dell’agricoltura integrata, il cui livello qualitativo è frutto dell’impegno del sistema produttivo e anche dei progetti finanziati e guidati dalla sfera pubblica.
Il grande impegno del Ministero dell’Agricoltura (Mipaaf) e delle Regioni si è concretizzato con la predisposizione di un Disciplinare nazionale di Produzione integrata e dei Disciplinari Regionali.
Dall’altro lato occorre attuare un programma di sensibilizzazione e divulgazione di criteri e linee guida, in una sinergia che si sviluppi su tutti i livelli del sistema produttivo e distributivo.
Non è un caso che in questi dieci anni accanto all’incontro annuale che si tiene a Piacenza, si siano sviluppate le attività a supporto del settore della produzione integrata. Il coinvolgimento reale del settore in tutte le sue articolazioni è stato fondamentale per giungere alla predisposizione di una norma univoca e condivisa che elencasse le regole per poter definire un prodotto da produzione integrata; Uni, Ente nazionale italiano di unificazione, ha accolto l’interesse delle parti e si è giunti alla realizzazione della norma Uni 11233.
Oggi è necessario avvalorare l’esperienza della produzione integrata con tutti gli elementi e gli indicatori che caratterizzano la sostenibilità ambientale: l’Ue ha fissato al 2020 importanti obiettivi in materia e il settore agroalimentare si deve orientare a questi. I gas serra, i consumi idrici, le fonti energetiche rinnovabili, l’uso del suolo, l’eutrofizzazione sono solo alcuni degli indici in grado di stabilire l’ ecosostenibilità di un processo produttivo e riteniamo che la produzione integrata possa favorevolmente essere supportata da questi indicatori trovando in essi ulteriore vigore per la sua diffusione.
La notevole attività di ricerca condotta nel settore dell’agricoltura sostenibile dall’Istituto di Entomologia e Patologia Vegetale e dagli altri Istituti della Facoltà di Agraria della Cattolica ha contribuito a fare della sede di Piacenza un riconosciuto centro di riferimento.
L’incontro di Piacenza si caratterizza per una serie di relazioni introduttive volte a inquadrare la situazione nazionale nell’ambito europeo e per una tavola rotonda in cui potranno confrontarsi le posizioni dei produttori, dell’industria trasformatrice, della Grande distribuzione e di altri attori della filiera produttiva.
L’autorevole presenza del dott. Giuseppe Blasi, direttore Generale del Mipaaf, potrà fornire utili informazioni sull’evoluzione delle normative che riguardano l’agricoltura e la sostenibilità ambientale.