Si è tenuta questa mattina la conferenza finale del progetto Arco Latino, ovvero un protocollo internazionale con l’obiettivo di verificare il settore logistico e il trasporto merci in un’asse territoriale che va dalla Spagna alla Francia arrivando fino a Piacenza.
Il fatto che questa conferenza s sia tenuta a Piacenza non è casuale dal momento che la città conferma di giocare un ruolo strategico cardinale come piattaforma logistica. L’assessore Patrizia Barbieri guarda però anche al futuro: la vera svolta, spiega, avverrà quando si riuscirà a lavorare in perfetta sinergia insieme alle associazioni, al mondo imprenditoriale e ai sindaci interessati per costruire una logistica di alta qualità che comprenda anche il manifatturiero.
Nel corso del convegno è stato presentato anche lo studio sulla logistica piacentina effettuato dall’Università Cattolica in collaborazione con ITL, Istituto Tecnico di Logistica E proprio la collaborazione tra parti economiche e amministrative che auspica l’assessore Barbieri sembra costituire una grave lacuna. Il Prof. Rizzi dell’Università sottolinea come manchino legami tra le piattaforme logistiche e le imprese locali. Un esempio è il settore agroalimentare che a Piacenza costituisce una fetta importantissima dell’economia, ma che con il settore dei trasporti non ha alcun contatto. Permangono poi alcuni problemi di gestione unitaria dei parchi logistici di Piacenza, Monticelli e Castel San Giovanni che rimangono ancora troppo slegati tra loro e, per finire, un problema di rispetto dei diritti dei lavoratori, con le criticità dovute alla gestione dei contratti da parte delle cooperative. Aspetto questo emerso con forza quest’estate tra i lavoratori TNT. Tra gli aspetti positivi il ramo della Logistica è triplicato negli ultimi 15 anni arrivando a contare ben 2600 addetti ai lavori con la presenza di operatori stranieri, IKEA prima, ora anche Amazon.