Il numero assoluto di coloro che soffrono la fame nel mondo è in costante aumento. Senza cibo non c’è giustizia e non c’è pace. Dopo decenni di sforzi a livello internazionale non si sono ottenuti sostanziali miglioramenti se non nei Paesi che hanno saputo aumentare notevolmente la loro produzione interna (es. Cina, India, Sud-Est asiatico). Il soccorso alle popolazioni dei paesi in via di sviluppo rimane indispensabile, ma non sufficiente ad affrancarle dalla fame.
Un contesto, questo, che richiede di riconsiderare le potenzialità umane e le risorse del nostro pianeta e di tracciare un percorso sostenibile, credibile e condiviso al fine di garantire a tutti il “pane quotidiano”.
Il convegno, organizzato dal Centro di ateneo per la dottrina sociale della Chiesa dell’Università Cattolica, ha voluto partire da un’invocazione, “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”, che sale in particolare dai paesi in via di sviluppo e mira ad interrogarsi su quali responsabilità abbiano i Paesi “ricchi” nei loro confronti.
Si sono affrontati temi quali il livello di responsabilità assunto dai paesi sviluppati nel soddisfare le necessità di quelli bisognosi, gli interventi che hanno priorità realizzativa, gli strumenti disponibili. Tutto questo è stato analizzato considerando le reali aspettative dei paesi bisognosi, i diritti che possono rivendicare, ma anche i doveri che debbono assumersi in questo cammino.
Dopo il saluto del Preside di facoltà Lorenzo Morelli e del Vescovo di Piacenza Mons. Gianni Ambrosio, si sono susseguiti gli interventi di Flaminia Giovanelli, Sottosegretario del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, del Mons. Angelo Casile, Direttore dell’Ufficio nazionale CEI per i problemi sociali e del lavoro, di Erminio Trevisi, Docente di Anatomia e fisiologia animale, di Roberto Zoboli, Ordinario di Politica economica, di Pier Sandro Cocconcelli, Straordinario di Microbiologia degli alimenti e direttore di Expolab, di Fabio Antoldi, Docente di Strategia e politica aziendale e di Don Franco Fontana, membro dell’Animazione Missionaria Salesiana.
Il Centro di Ateneo per la dottrina sociale della chiesa, diretto dal Prof. Evandro Botto, ha come scopo principale quello di approfondire e promuovere la dottrina sociale della Chiesa, svolgendo attività scientifiche, di base e applicate, sul pensiero sociale cristiano e sulle opere sociali d’ispirazione cristiana. L’attività intende offrire riflessioni e stimoli sulle tematiche più rilevanti e vicine all’uomo contemporaneo, mediante un metodo di lavoro interdisciplinare, orientato sia all’analisi teorica sia al versante applicativo degli studi.