Severgnini stasera a Piacenza. Parola a rischio inflazione \”Emergenza\”

“Sono riuscito a non pensare all’euro, alla politica e alle grane italiane, ma all’Europa come un sogno letterario e romantico”. Così Beppe Severgnini sintetizza le due settimane trascorse in treno attraverso l’Europa, da Mosca a Lisbona. Seimila chilometri con tappe nelle principali città, durante i quali Severgnini, insieme a Mark Sporrle di “Die Zeiti”, ha redatto un blog e girato un video, che stasera presenterà alla Fondazione di Piacenza e Vigevano a partire dalle 21. Un lungo viaggio che ha permesso a Severgnini anche di isolarsi dalla vita quotidiana e di non pensare a i problemi che affliggono l’economia.

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Tornato nel mondo reale, rende un severo giudizio sull’insediamento in Italia di un governo tecnico “Una grossa sconfitta per la politica italiana, principalmente della maggioranza del Governo, ma anche dell’opposizione” commenta Severgnini “Sono state la Banca Centrale Europea, l’Unione Europea e il Fondo Monetario ad obbligarci a questo cambio. Solo due italiani, il presidente Napolitano e Mario Draghi alla Bce sono entrati in questa decisione. È stata una vera sconfitta ed il problema reale è che non se ne sono resi conto, questo è il dramma”.

Se dovesse scegliere una parola per la sua prossima rubrica su Corriere.it “Tre minuti una parola” (Il Dizionario dell’Italia), Severgnini sceglierebbe “EMERGENZA”. “Non vuol dire che siamo disperati” spiega il poliedrico giornalista “ma il rischio è che la parola, come sempre succede in Italia, venga inflazionata. A furia di gridarla ne perderà il significato come la moneta usata male e troppo. E già mi preoccupo.”