Le condizioni climatiche e la massiccia presenza di cinghiali soprattutto nella fascia collinare hanno reso le colture particolarmente esposte al rischio danneggiamenti. Per fronteggiare la situazione l’assessore provinciale Filippo Pozzi ha convocato ieri una riunione con i “cinghialisti” degli Ambiti territoriali di caccia della provincia. La riunione fa seguito ad alcuni incontri territoriali, nel corso dei quali gli agricoltori della collina hanno evidenziato le criticità “straordinarie” a cui devono far fronte in questa annata “anomala”, per numero di capi e per contingenza climatica.
Per queste ragioni, durante la riunione a palazzo Garibaldi si è convenuto di avviare tra gli Atc un ciclo di azioni congiunte per il prelievo, nell’ambito del piano di abbattimento vigente. Il 20, 25 e 29 novembre la Provincia coordinerà l’attività dei vari distretti di caccia. Gli interventi sono per lo più concentrati nella fascia collinare, dove è maggiore la vicinanza tra le aree in cui i cinghiali si rifugiano e le aree coltivate. All’incontro in Provincia sono stati individuati i responsabili unici, chiamati a interfacciarsi nel corso delle tre giornate per ottimizzare gli interventi. Il coordinamento degli Atc ad opera della Provincia – nel rispetto, ovviamente, dei piani di controllo – consentirà un’azione maggiormente efficace e incisiva, a tutela delle coltivazioni, già soggette a pesanti danneggiamenti dovuti alla particolarità climatica di questa stagione, che ha vissuto dapprima un periodo di siccità e poi di grande abbondanza di precipitazioni. Si tratta di un provvedimento assunto di concerto con i referenti indicati dagli Atc e adottato in via eccezionale, per fronteggiare una situazione fuori dall’ordinario che, come tale, necessita di misure ad hoc.
“Abbiamo voluto – spiega l’assessore Pozzi – tempestivamente predisporre un intervento straordinario, che si possa affiancare a quelli già in essere per il contenimento della presenza del cinghiale vicino ai terreni agricoli, in un momento della stagione molto delicato, quello che segue le semine invernali e che, di conseguenza, favorisce la circolazione di questi animali in cerca di cibo. E’ la nostra pronta risposta alle necessità impellenti degli agricoltori”.