«In un periodo di crisi non solo economica, ma anche etica e morale come quello che stiamo attraversando, è importante che le Istituzioni lancino alle nuove generazioni un messaggio positivo sui temi e i concetti della giustizia e della correttezza interpersonale, anche attraverso i linguaggi e i canali che più sono vicini ai giovani: uno di questi è lo sport».
Ed è per questo che il sindaco Roberto Reggi ha partecipato questa mattina alla partita di calcio della Nazionale italiana sindaci ad Aversa, contro la rappresentativa della Città del Vaticano di fronte a un folto pubblico di ragazzi. «Ancora una volta – ha commentato il primo cittadino che come è noto è anche presidente della Nis – lo sport è stato un esempio di lealtà, sano agonismo e divertimento in una giornata dedicata alla memoria del Beato Papa Giovanni Paolo II. L’evento ha coinvolto centinaia di giovani e studenti provenienti dalle scuole del comune casertano ed è stato l’ultima tappa di un percorso iniziato alcune settimane fa di riflessione sul tema del “Rispetto delle regole”. «Il nostro impegno come sindaci è di creare quotidianamente spazi per la promozione della legalità, facendoci interpreti del bisogno dei cittadini di una giustizia non fumosa o solo sbandierata, ma concreta e tangibile».
Apprezzamento per l’iniziativa è stata espressa dall’arcivescovo di Napoli Crescenzio Sepe, che pur non potendo presenziare all’evento ha voluto inviare una lettera al sindaco Reggi, sottolineando la comune volontà, della Nazionale dei sindaci e della Rappresentativa del Governatorato del Vaticano «di educare alla civile convivenza, al rispetto dell’altro, al confronto con l’altro, al rispetto delle regole e della legalità, formando cittadini capaci di essere classe dirigente e, in ragione dei rispettivi ruoli nella società, di lavorare per il perseguimento del bene comune. Credo che questo fine alto e nobile – scrive ancora Sepe – debba essere ormai un dovere assoluto per tutti, perché il cambiamento e, quindi, il nuovo e il domani migliore può essere ottenuto soltanto se sappiamo impegnarci perché ciascuno, a prescindere da responsabilità e colpe, ha la capacità e la forza morale di rivedere il proprio stile di vita, per indurre anche gli altri a fare la stessa cosa. E’ importante, quindi, il rapporto con i giovani perché è sui giovani che dobbiamo investire seriamente e concretamente, senza retorica, senza illuderli, senza tradirli, ma aiutandoli a rincorrere anche i loro sogni, ma soprattutto le loro speranze, le loro aspettative, i loro diritti».
Prosegue l’arcivescovo di Napoli. «Rispetto a questi obiettivi e in questo percorso lo sport è di grande aiuto, perché costituisce il collante, il linguaggio comune che avvicina giovani e anziani, facendo superare divergenze e diffidenze su un argomento e un terreno che è strutturalmente del mondo giovanile. Ben vengano, pertanto, iniziative come quella che Voi vi accingete a celebrare ad Aversa: sono queste cose che uniscono e formano, affinano, educano e fanno crescere».
Conclude il cardinale rivolgendosi al sindaco Reggi: «Mi sento in mezzo a Voi, Signor Presidente, nella mia terra d’origine. Gioisco ed esulto con Voi e, insieme a Voi, con i giovani studenti, che abbraccio tutti fortemente perché ad essi mi sento particolarmente legato attraverso la mia azione ed esperienza di Padre e di Pastore. A loro rivolgo pressante il mio invito a non farsi rubare i sogni e la speranza, ma anche a non farsi sedurre da facili e mortali proposte che portano non alla ricchezza e alla grandezza ma ad un tunnel senza ritorno».