Per due sere, sabato 12 novembre e sabato 19 novembre, il Caffè Caminetto di Fiorenzuola si trasforma in caffè letterario. Sabato 12 novembre (ore 21,30) Paolo Nori presenta e legge La meravigliosa utilità del filo a piombo (Marcos y Marcos, 2011). Mentre sabato 19 novembre (sempre alle 21,30) Gianluca Morozzi presenta Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen (Castelvecchi, 2011): a seguire, nel corso della stessa serata, Morozzi smetterà i panni dello scrittore e vestirà quelli di chitarrista, esibendosi insieme agli Street Legal, con un concerto-tributo a Bob Dylan.
Il primo appuntamento è dunque quello di sabato 12 novembre con Paolo Nori e La meravigliosa utilità del filo a piombo: una raccolta di testi, reading e interventi tenuti dall’autore, che parla di letteratura russa — da Tolstoji a Dostoevskij a Velimir Chlebnikov e Daniil Charms — o di musica o di filosofia, inframezzando le sue parole con ricordi personali, sensazioni e riflessioni. Se nei romanzi Nori punta su un autobiografismo spinto e generazionale, qui rivela un talento particolare nel mescolare “alto” e “basso”, nell’affrontare temi importanti e impegnativi con un tono (solo) apparentemente svagato.
Paolo Nori (Parma, 1963), ha conseguito la laurea in Lingua e Letteratura Russa presso l’Università di Parma, con una tesi sulla poesia di Velimir Chlebnikov. Alla redazione de Il semplice conosce Ermanno Cavazzoni, Gianni Celati, Ugo Cornia, Daniele Benati, con i quali collabora per anni, cominciando a pubblicare i suoi scritti fortemente influenzati dalle avanguardie russe ed emiliane. È fondatore e redattore della rivista L’Accalappiacani. Tra i suoi libri ricordiamo Le cose non sono le cose (Fernandel, 1999), Bassotuba non c’è (DeriveApprodi, 1999- Feltrinelli 2009), Spinoza (Einaudi, 2000), Grandi ustionati (Einaudi, 2001), Gli Scarti (Feltrinelli, 2003), Pancetta (Feltrinelli, 2004), Noi la farem vendetta (Feltrinelli, 2006), La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani, 2007), Siam poi gente delicata: Bologna Parma, novanta chilometri (Laterza, 2007), Mi compro una Gilera (Feltrinelli, 2008), e La meravigliosa utilità del filo a piombo (Marcos y Marcos, 2011). Ha tradotto e curato l’antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Marcos y Marcos), l’edizione dei classici di Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov, le Umili prose di Puškin, Le anime morte di Gogol, il capolavoro di Turgenev Padri e Figli (Feltrinelli) e l’antologia di Velimir Chlebnikov, 47 poesie difficili e una facile (Quodlibet, 2009).
Gianluca Morozzi (Bologna, 11 marzo 1971), dopo gli esordi con la piccola casa editrice ravennate Fernandel, ha raggiunto il grande pubblico grazie al romanzo Blackout, un thriller “claustrofobico” interamente ambientato all’interno di un ascensore. È il chitarrista degli Street Legal, una tribute band che omaggia Bob Dylan. Ha suonato nel cd “Deviazioni”, tributo a Vasco Rossi pubblicato in allegato al Mucchio Extra, realizzando con Andrea Parodi e la Mama Bluegrass Band il brano “Brava”. Tra i suoi libri ricordiamo Despero (Fernandel, 2001), Luglio, agosto, settembre nero (Fernandel, 2002), Dieci cose che ho fatto ma non posso credere di aver fatto, però le ho fatte (Fernandel, 2003), Accecati dalla luce (Fernandel, 2004), Blackout (Guanda, 2004), L’era del porco (Guanda, 2005), L’abisso (Fernandel, 2007), Colui che gli dei vogliono distruggere (Guanda, 2009), Cicatrici (Guanda, 2010), Bob Dylan spiegato a una fan di Madonna e dei Queen (Castelvecchi, 2011), Chi non muore (Guanda, 2011).