E’ iniziato il corso “Il Case manager in psichiatria”, organizzato dall’Università degli Studi di Parma-Dipartimento di Neuroscienze, insieme alle due Aziende Sanitarie di Parma e Piacenza.
Il corso, alla seconda edizione, è rivolto a infermieri ed educatori che lavorano nei servizi psichiatrici.
Sono 23 i professionisti che saranno formati: 15 dell’AUSL di Piacenza, 7 dell’AUSL di Parma e 2 della Clinica Villa Maria Luigia, con un impegno complessivo di 300 ore – tra lezioni frontali, studio individuale, seminari e attività di tirocinio.
Formare i partecipanti al ruolo di Case manager, è la finalità del percorso. Il Case manager è il professionista sanitario (infermiere o educatore) che prende in carico il paziente e la sua famiglia, in grado di gestire strategie assistenziali “globali”, continue, tempestive e di elevata qualità in risposta ai bisogni di salute dei soggetti con disagio mentale e dei loro familiari.
Numerosi i temi trattati da diversi professionisti dell’Università e delle Aziende USL di Parma e Piacenza: l’esordio psicotico, la schizofrenia, i disturbi dell’umore e della personalità, le indicazioni cliniche e gli effetti collaterali degli psicofarmaci, la promozione della salute mentale, il progetto terapeutico individuale, la riabilitazione psicosociale. E ancora: gli interventi assistenziali, gli inserimenti lavorativi, la relazione con l’utente e con la famiglia, la valutazione degli esiti in psichiatria.
Alla giornata di presentazione e avvio del corso, che si è tenuta nelle aule didattiche di medicina e chirurgia dell’Università di Parma, sono intervenuti Carlo Marchesi, del Dipartimento di Neuroscienze – sezione di Psichiatria dell’Ateneo cittadino e responsabile del corso; Pietro Pellegrini, in rappresentanza del Dipartimento di Salute Mentale dell’AUSL di Parma; Emilio Cammi, Romano Marchini e Laura Tibaldi, Gabriella Aramini, rispettivamente responsabili del servizio infermieristico e tecnico e responsabili infermieristici dei servizi di salute mentale delle Aziende sanitarie di Parma e Piacenza. Tutti i relatori hanno sottolineato l’ambizioso risultato che ci si attende dal percorso formativo: i 23 discenti dovranno individuare e quindi proporre nelle strutture di appartenenza modelli organizzativi dove sia evidente il contributo del ruolo del case manager. Quindi, dovranno definire quando questa figura è utile per il paziente e quali requisiti deve avere nella gestione dei singoli casi, vissuti nel lavoro quotidiano.
“Si tratta di un percorso formativo lungo (il corso terminerà nell’ottobre 2012) e particolarmente impegnativo – ha spiegato Carlo Marchesi – ricco di argomenti e attività. Come nella passata edizione, auspico che tanti siano gli spunti di riflessione, gli scambi di idee e conoscenze tra i docenti e i partecipanti, tutti con anni di esperienza nei servizi psichiatrici. Confermata anche per questa edizione, l’attività di tirocinio, esperienza stimolante, che vedrà per due settimane lo scambio dei professionisti sia tra le due Aziende che all’interno delle stesse, in servizi diversi”.
Interessanti anche le valutazioni espresse dai partecipanti alla prima edizione del corso – in tutto 30 – presentati da Marchesi, chiamati a giudicare la rilevanza dei temi trattati, la qualità e l’efficacia del corso, il clima d’aula e l’impegno richiesto. Per ogni singola domanda, oltre la metà dei discenti si è espressa in termini molto positivi. Nel complesso, il 65% ha valutato più che buono/ottimo il corso.