Coldiretti si ritrova a Villanova: \”A rischio la produzione di Ortofrutta\

Martedi 8 Novembre alle ore 10,30 presso la sala consigliare di Villanova Sull’Arda Coldiretti organizza un incontro con i produttori ortofrutticoli della Bassa per fare il punto sulla grave crisi che sta attraversando il settore.

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Dopo le numerose iniziative della scorsa estate iniziate con la manifestazione a Bologna davanti alla Regione, per proseguire in Romagna all’interno della grande distribuzione e concludersi con il convegno nazionale al Mac Frut, a cui hanno sempre partecipato i produttori ortofrutticoli della nostra provincia, accompagnati dai vertici di Coldiretti Piacenza, l’Organizzazione intende fare il punto della situazione a livello locale, in una zona a fortissima vocazione ortofrutticola, con la presenza di prodotti unici che caratterizzano il territorio.

“Si tratta, sottolinea il presidente Luigi Bisi, di una realtà importante che costituisce un fiore all’occhiello della filiera agricola tutta italiana, in cui i produttori hanno sposato la “Legge d’Orientamento” fin dalla sua promulgazione nel 2001, proprio perché la vendita diretta e il rapporto con il consumatore finale hanno sempre caratterizzato questa tipologia di produzione. Si tratta di prodotti di altissima qualità, ma che troppo spesso non viene riconosciuta da un prezzo adeguato”.

“Durante l’estate, ribadisce il segretario della zona Franco Fittavolini,  abbiamo assistito a prezzi davvero scandalosi: cinque chili e mezzo di frutta pagati come una tazzina di caffè; cassette svendute a venti centesimi al chilo, ampiamente al di sotto dei costi di produzione; agricoltori che rischiano di dover abbattere le piante; insomma una crisi  dinanzi alla quale le imprese agricole  non coprono più i costi di produzione”.

“Quest’estate, conferma Fittavolini, le pesche e nettarine sono state pagate all’origine la metà rispetto a dieci anni fa, così come sta avvenendo anche oggi per altri prodotti ortofrutticoli. Il tutto mentre i consumatori devono paradossalmente  rinunciare spesso all’acquisto della frutta a causa degli alti prezzi di vendita praticati nei supermercati, “frutto” avvelenato delle distorsioni, delle inefficienze e delle eccessive intermediazioni all’interno delle filiere”.

A determinare la crisi hanno comunque concorso numerosi fattori. A pesare è stato senza dubbio l’andamento meteorologico così come l’emergenza Escherichia Coli.

Ma sotto accusa ci sono anche l’inadeguatezza delle normative comunitarie per la prevenzione e la gestione delle crisi di mercato e la distribuzione commerciale.

“Come prima azione per rilanciare i nostri prodotti, ha sottolineato Bisi, abbiamo cercato un accordo al tavolo interprofessionale nazionale che limitasse l’immissione sul mercato di prodotto di minore qualità e di minor calibro, ottenendo però solo un netto rifiuto da parte della Grande distribuzione organizzata (Gdo) di impegnarsi a non commercializzare prodotto di importazione con caratteristiche qualitative inferiori a quelle per cui si impegnavano i produttori italiani”.

“Nel documento elaborato dalla Coldiretti, ha concluso il presidente piacentino, si chiedeva alle Istituzioni di intervenire presso la Gdo per sottoscrivere l’accordo interprofessionale, già firmato dal resto della filiera, regolamentare l’uso del sottocosto dei prodotti ortofrutticoli, regolamentare l’uso della scontistica, ridurre i tempi di pagamento sui prodotti deperibili, fissare l’obbligo di una corretta informazione al consumatore sulla stagionalità”.

All’ incontro a Villanova, al quale, oltre ai vertici Coldiretti parteciperà anche l’assessore provinciale all’agricoltura  Filippo Pozzi, sono invitati tutti i produttori della zona.

E’ un’occasione per mettere in campo una strategia per evitare una nuova crisi al settore e consentire ai consumatori di poter continuare a consumare ortofrutta locale.