Rimane acceso il dibattito tra Faisa Cisal e il sindaco di Caorso Fabio Callori dopo il polverone sollevato da questionario sottoposto ai cittadini inerente il trasporto pubblico e da cui risultava un forte malcontento da parte dei residenti. Fabrizio Badagnani aveva giudicato l’indagine una mossa politica e strumentale da parte del primo cittadino accusato di incolpare il settore del trasporto per i disagi al servizio. Accuse da cui si difende Callori che sottolinea l’onestà del questionario e punta il dito contro l’incapacità da parte del gestore di utilizzare i mezzi a disposizione.
Intanto Fabrizio Badagnani chiede un confronto pubblico con Callori e lo fa attraverso un invito che pubblichiamo di seguito.
Egregio sig. Sindaco,
in relazione al Suo invito, rivoltomi sulla stampa locale a confrontarsi con gli utenti del Tpl del Comune di Caorso, Le comunico la mia piena e totale disponibilità, anche in considerazione alla persistenza delle Sue demagogiche considerazioni, prima su tutte l’ininfluenza delle risorse economiche per far fronte al miglioramento dei servizi da tutti auspicato.
Lei persiste nel lamentare l’assenza di un servizio festivo nel Suo Comune, ignorando la potenzialità dei fruitori e del fatto che le linee feriali più produttive, con i proventi della tariffazione che coprivano fino a ieri sul territorio Piacentino (prima dei tagli del Governo) a mala pena il 30 % dei costi.
Sono ansioso di conoscere quali strategie concrete e non demagogiche affermazioni di propaganda, Lei o chiunque altro, sarete in grado di proporre per riorganizzare in meglio un servizio, in presenza di un taglio imponente di risorse, che dalle stime nazionali delle associazioni Asstra e Anav, oltre al taglio di milioni di chilometri di servizio sul territorio nazionale, produrrà se attuato, l’esubero di 10 mila autoferrotranvieri.
Non me ne vorrà dunque, se in occasione del confronto che mi auguro possa concretizzarsi, porterò anche i lavoratori autoferrotranvieri di Piacenza, che sono più di vent’anni che pagano di persona e sulla loro pelle le decisioni assurde ed incomprensibili della politica locale e nazionale.
Il mio, quindi, non è stato un intervento politico a favore di Tempi Agenzia e della Regione contro il Governo, ma un riporto alla banale triste realtà, che Lei si ostina, per motivi di opportunità politica, a non voler riconoscere.
Vien da sorridere, visto che identica accusa, venne tempo fa dal Sindaco Reggi, allorchè nel 2003 io e la mia organizzazione sindacale tentammo di opporci duramente per contrastare la scissione di Tempi (inventata da Elefanti per mettere a casa il Presidente Bertuzzi 3 mesi prima della fine del suo mandato), la gara sottocosto del 2004 e il trasferimento della bigliettazione a Tempi Agenzia.
All’epoca, ma anche negli anni successivi, accusarono me e la mia organizzazione di essere di destra, ci diedero del fascista , dei “ senza tetto “, poi, purtroppo ancora una volta, a disastro avvenuto,al solito i fatti ci diedero ragione. Ancora oggi, noi e i cittadini, stiamo aspettando le scuse dalla politica.
Il vero problema è che sia a sinistra che a destra, la sensibilità della politica per il Trasporto Pubblico Locale, è stata sino ad oggi limitata unicamente alla sola occupazione delle sedie nei consigli di amministrazione delle aziende pubbliche, dove ha fatto solo danni, sprecando fiumi di quattrini pubblici che oggi purtroppo non ci sono più.
Quindi, mentre da un lato fa piacere che Lei si spenda in prima persona proponendo una discussione per tentare di migliorare un servizio pubblico ormai dilaniato, dall’altro occorre fare i conti con la nuda realtà, senza voli pindarici, senza strumentalizzazioni e nel rispetto di chi, ad iniziative irrealizzabili, risponde con l’obiettività di chi tiene i piedi per terra, senza altro fine che il bene dei Lavoratori del Tpl, (gli unici che abbiamo obbligo di tutelare), e di riflesso anche gli utenti.
Detto ciò, attendiamo di concordare i termini per un democratico confronto, con l’auspicio che ciò possa avvenire attraverso l’ospitalità di qualche Tv locale.
Nel contempo la invito a prendere atto di quello che è il nostro storico slogan :
“ NE ROSSI NE NERI, SIAMO SOLO TRAMVIERI “
Cordiali saluti.
Fabrizio Badagnani