Luigi Gazzola Assessore al Bilancio del Comune di Piacenza scrive in merito al possibile rischio per il Comune di Piacenza di un “buco” nel bilancio pari a 23,5 milioni di euro per crediti non recuperabili, notizia apparsa sulla stampa locale in questi giorni. Secondo l’assessore tale scenario non corrisponde al vero. Nel Conto Consuntivo 2010 l’importo pari a circa 23 milioni di euro corrisponde ai cosiddetti “residui attivi di parte corrente”, che in sostanza sono crediti che l’ente vanta verso i propri debitori. Ma per abitudine il Comune iscrive nel bilancio solamente le entrate certe, sicure, nei confronti dello Stato, della Regione e dei privati. Così facendo, le entrate ci sono ma solo nel momento in cui vengono effettivamente incassate potranno essere spese.
IL COMUNICATO DELL’ASSESSORE LUIGI GAZZOLA
Con riferimento all’articolo apparso su Il Sole 24ore, poi ripreso ieri da Libertà, relativo ad un possibile rischio per il Comune di Piacenza di un “buco” nel bilancio pari a 23,5 milioni di euro per crediti non recuperabili, è opportuno tranquillizzare i cittadini sulla situazione locale. Infatti nel Conto Consuntivo 2010 l’importo pari ad €. 23.457.911,62 (che è la stessa somma indicata dagli articoli di stampa) corrisponde ai cosiddetti “residui attivi di parte corrente”, che in sostanza sono crediti che l’ente vanta verso i propri debitori.
Ma la buona abitudine nella gestione del bilancio comunale ha fatto sì che gli uffici abbiano iscritto nel bilancio solamente le entrate certe, sicure, nei confronti dello Stato, della Regione e dei privati (esempio, l’addizionale comunale, rette, canoni di concessione, rimborsi, eccetera). Una entrata diventa certa solo dopo che perviene una comunicazione ufficiale o stipulato un contratto e, pertanto, l’ente può esigerle. Al contrario, non sono inserite nel bilancio le entrate derivanti da emissione di ruoli (esempio quelli emessi per l’ICI o le multe non pagate) la cui pratica è in gestione ad Equitalia. Infatti queste entrate per il Comune non sono certe e la loro riscossione può essere difficile, anche se vengono attivate tutte le procedure necessarie e obbligatorie a tale scopo.
Così facendo, solo nel momento in cui vengono effettivamente incassate queste somme potranno essere spese.
Luigi Gazzola
Assessore al Bilancio del Comune di Piacenza