Trasporto pubblico ancora nel mirino. Fabrizio Badagnani di FAISA CISAL si esprime in merito al questionario proposto dal Comune di Caorso ai cittadini che ha mostrato un alto tasso di insoddisfazione in merito al trasporto pubblico della zona. Badagnani parla di motivazioni strumentali di propaganda politica alla base dell’indagine. In più secondo il sindacalista se il servizio è scarso le motivazioni sono da imputare alle poche risorse disponibili, mentre per la scarsa puntualità, chi è maggiormente responsabile sono soprattutto le pubbliche amministrazioni locali.
LA LETTERA DI FABRIZIO BADAGNANI
Nel caso di specie, come riportano le cronache locali, siamo invece ben alla quarta volta che il Comune di Caorso effettua un’indagine sulla qualità percepita dagli utenti del Trasporto pubblico locale sul suo territorio, esprimendo pesanti giudizi negativi per un servizio, criticabile finchè si vuole, ma su cui non ha mai sborsato un solo euro.
Sarebbe facile contestare il pressapochismo dell’indagine, ma non ci addentreremo volutamente in tale esercizio, in quanto il fine della stessa sul gradimento del TPL ai cittadini, sembra animato più da motivazioni strumentali di propaganda politica, che di vero obiettivo percorribile per un miglioramento dei servizi.
Appare infatti poco credibile l’ipotesi che, dato il suo ruolo nella politica, il Sindaco di Caorso, non sia a conoscenza del grave stato di crisi in cui versa il TPL su tutto il territorio Nazionale, che il Governo con l’ultima finanziaria ha tagliato fondi al TPL pari a 72 milioni di euro per la regione Emilia Romagna, che il sistema TPL Piacentino, perde mediamente dal 2005 circa 2 milioni di euro l’anno. Se non lo sapesse, lo informiamo inoltre che, a fronte di un’aggiudicazione del servizio TPL Piacenza sottocosto già dalla gara del 2004 (costi di riferimento Acap del 2000), a corrispettivi fissi per la copertura dei costi del servizio fino alla fine del 2011, tra il 2004 e oggi, si è avuto un incremento netto del costo del gasolio del 52%, dei pezzi di ricambio del 40 % e delle assicurazioni del 100%.
C’è da stupirsi, non della qualità del servizio, ma che i bus escano ancora in servizio al mattino !
Quindi relativamente alla critica sui servizi e sulla limitata comodità dei mezzi, tutto è funzionale alle risorse disponibili, mentre per la scarsa puntualità, chi è maggiormente responsabile sono soprattutto le pubbliche amministrazioni locali, da sempre insensibili verso i problemi del Tpl, che non hanno mai dedicato le risorse necessarie per aumentare la velocità commerciale dei mezzi pubblici e renderli più appetibili agli utenti. Anzi spesso e volentieri, hanno distratto i fondi Regionali dedicati al Tpl per installare semafori, costruire rotonde, sottopassi e piste ciclabili. Piacenza è l’unica Provincia in Italia ad avere zero metri di corsie preferenziali per il TPL.
Fino ad oggi nel Tpl hanno pagato solo i Lavoratori e gli utenti, per responsabilità del dissesto finanziario unicamente riconducibili all’incapacità gestionale a 360 ° della politica: a livello locale, sono 30 anni che i partiti, (tutti) “succhiano” in Acap/Tempi, senza che nessuno abbia portato valore aggiunto.
Detto ciò, ci auguriamo che le critiche del Sindaco Callori siano condivise anche da tutti gli altri Sindaci della Provincia, che al suo pari non hanno mai messo un euro per il TPL, che con senso di responsabilità, anzichè inviare le lamentele a Tempi Agenzia, a lato delle loro richieste di maggiori e più puntuali servizi, mettano finalmente sul piatto della bilancia, anche la loro disponibilità per un concreto contributo finanziario proporzionale ai servizi ricevuti, per contribuire concretamente al miglioramento del servizio.
In caso contrario, consigliamo di non sprecare tempo e quattrini per indagini demagogiche e inutili.
Fabrizio Badagnani