La comunità piacentina si appresta a ricordare il beato Giovanni Battista Scalabrini. sabato 29 alle 17, nel Salone dei Depositanti di Palazzo Galli, si terrà uno spettacolo intitolato “Un Vescovo con il cuore grande come il mare”. Saranno in scena gli attori del Laboratorio teatrale storico-spirituale dell’UNISPED di Roma con la collaborazione delle Missionarie Scalabriniane che hanno a Piacenza la sede della loro provincia europea.
Si tratta di un dramma in tre atti scritto da Pasqualina Russo con la consulenza ai testi di suor Etra Modica, scalabriniana; aiuto alla regia Fiorella Nicoletti. Personaggi e interpreti: narratrici (Caterina Ollano e Rita Funari), Giovanni Battista Scalabrini (Corrado Modugno), segretario del Vescovo (Erminio Palumbo), domestico del Vescovo Carlo Spallazzi (Alessandro Mastrangelo), Economo del Vescovado (Caterina Funari), una famiglia: padre, madre, due figli (padre Nazzareno Traini e madre Iva Ballarin), Colonnello della marina brasiliana (Guido Luciani), missionarie e missionari (Rita Funari, Fiorella Nicoletti, Nazareno Traini, Guido Luciani e Fabio Bravi), voce narrante alla chitarra suor Etra Modica
La rappresentazione si articola su tre atti ed ha come argomento il ruolo che Scalabrini ha avuto nel fenomeno dell’emigrazione: nel prima atto siamo nello studio del vescovo a Piacenza, nel secondo Scalabrini sta viaggiando su una nave partita da Napoli alla volta del Brasile e nel terzo vengono ricordati i principi del pensiero del Vescovo sull’emigrazione.
Scalabrini giunge a Piacenza nel 1876 quando ormai la città aveva fatto le sue scelte nel 1848 e poi negli anni che vanno dal 1859 al 1861. Era già stata anche proclamata l’unità d’Italia. Ma la questione romana era esplosa solo dal 1870 e i rapporti tra cattolici e Stato erano tutt’altro che facili. Scalabrini è un innovatore e nello stesso tempo si inserisce in un contesto locale ricco di fermenti risorgimentali.
A fare questo collegamento, prima dello spettacolo, sarà Fausto Fiorentini del Comitato di Piacenza dell’Istituto per la storia del Risorgimento italiano. In questo quadro hanno avuto un ruolo importante anche le donne ed in particolare le congregazioni religiose tra cui proprio le scalabriniane. Questi aspetti saranno ricordati, con un altrettanto breve intervento, da suor Etra Modica.