L’educazione al patrimonio culturale non è una tematica esclusivamente storica o artistico-culturale, ma riguarda sempre più l’approccio multidisciplinare e il rapporto scuola-comunità. L’educazione al patrimonio si apre ad una dimensione culturale europea e alla ricerca di competenze trasversali per l’apprendimento permanente, così come delineato dal Quadro di Riferimento Europeo. Di questo si parlerà al seminario europeo di formazione “Aqueduct – Acquisire Competenze Chiave attraverso l’Educazione al Patrimonio Culturale”, che si svolgerà a Bologna giovedì 27 ottobre (Terza Torre – Regione Emilia-Romagna, viale della Fiera 8 – dalle ore 9,30 alle 17,30) e che ha l’obiettivo di presentare i risultati del Progetto Multilaterale Comenius, realizzato con il supporto finanziario della Commissione Europea all’interno del Lifelong Learning Programme.
L’iniziativa, che sarà aperta dal presidente dell’Istituto per i Beni Culturali dell’Emilia-Romagna Angelo Varni e dall’assessore regionale alla Scuola e Formazione Patrizio Bianchi, si potrà seguire in mattinata in diretta web dal sito www.scuolaer.it (9,30 – 12,45).
Nel corso della giornata verranno illustrati i progetti pilota realizzati in Italia e in Europa nell’ambito di Aqueduct.
Saranno inoltre presenti le scuole e i musei dell’iniziativa “Io Amo i Beni Culturali: concorso di idee per la valorizzazione dei beni culturali”, ideato dall’IBC dell’Emilia-Romagna per assicurare una ricaduta del progetto Aqueduct in Emilia-Romagna e realizzato con l’assessorato regionale alla Scuola in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Agenzia Nazionale per lo Sviluppo dell’Autonomia Scolastica (ex IRRE) e con il patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna.
Il concorso richiedeva l’ideazione di un prodotto per valorizzare un museo o un bene culturale, realizzato da una scuola e da un museo in partenariato. Sono stati più di 85 i progetti presentati, molto diversificati per tipologia di museo, di scuole e di proposte, più di 270 gli enti coinvolti e circa 7000 gli allievi coinvolti dai progetti presentati. Una partecipazione che ha indotto l’Istituto Beni Culturali a premiare cinque progetti ulteriori rispetto ai cinque previsti inizialmente, e a valutare una edizione futura del concorso. Alta la qualità dei progetti pervenuti: i vincitori saranno sostenuti mediante iniziative formative e risorse finanziarie (1.500 euro alla scuola capofila e 1.500 euro al museo) finalizzate alla realizzazione, al coordinamento scientifico del progetto e alla formazione degli operatori coinvolti. I progetti vincitori hanno fornito una ricca casistica da cui trarre ispirazione.