Prezioso appuntamento ieri nell’ambito della manifestazione Pulcheria, dedicata ai talenti femminili. Nel sala dei Teatini l’incontro con una delle editrici più affermate d’Italia, Cristina Lupoli Dalai, dal 2002 alla guida de La Tartaruga, storica casa editrice “delle donne” fondata nel 1975 da Laura Lepetit.
La direttrice ha raccontato la sua avventura al femminile nel mondo dell’editoria e nella vita, accompagnata dalle scrittrici Caterina Cavina (autrice del recente La merla) e Maria Tronca (Rosanero e L’amante delle sedie volanti); ha moderato l’incontro la giornalista Eleonora Bagarotti. La Tartaruga è stata la prima casa editrice a occuparsi esclusivamente di letteratura e narrativa al femminile. Nata nel 1975 a Milano in piena epoca del femminismo (è di quell’anno la nascita della Libreria delle donne) è stato il risultato dell’esperienza acquisita sul campo da Laura Lepetit alla libreria Milano libri insieme all’amica Annamaria Gandini. Nel 1998 il marchio Tartaruga edizioni entra a far parte del gruppo Baldini Castoldi Dalai editore, pur mantenendo sempre indipendenza e libertà nelle scelte editoriali.
Nasce una nuova collaborazione con Cristina Lupoli Dalai che nel 2009 ne prende la direzione. Il campo della ricerca si allarga e viene pubblicato per la prima volta in Italia un manoscritto di Sofj’a Tolstaja, moglie di Leone Tolstoj, e Margit Kafka con Il formicaio e Colori e anni. Vengono riprese autrici già in catalogo come Fay Weldon, (La trappola), ospite quest’anno del Festivaletteratura di Mantova, Maggie Makepeace, (La capanna sul fiume) già nota per il suo delizioso Troppo tardi tesoro. Diventano autrici della Tartaruga tre dei più grandi nomi della letteratura anglosassone, l’irlandese Jennifer Johnston (Due lune e La donnina di marzapane), l’inglese Mary Wesley con Prendere il largo, e Margaret Forster (Lasciando il mondo fuori e Lo sguardo di Lily). La ricerca di nuovi talenti si allarga anche a Petra Hulová, giovane promessa della Repubblica Ceca, con Attraverso un vetro opaco e In memoria di mia nonna, Zoë Wicomb, una delle più significative voci sudafricane con In piena luce, Montse Banegas, giovane scrittrice molto apprezzata dalla critica letteraria catalana (Una donna scomoda) e Slavenka Drakulic con Il letto di Frida.
La Tartaruga mantiene però il suo ruolo nella ricerca di promettenti autrici italiane come Chiara Ingrao, Margherita Giacobino, Francesca Ramos, Amabile Giusti, Paola Dallolio, Milagros Branca, Maria Tronca e, con molto orgoglio, Roberta Torre con I baci mai dati ed Emma Dante con la rivisitazione della favola di Cenerentola completamente illustrata da Maria Cristina Costa, Anastasia, Genoveffa e Cenerentola.