Reggi scrive al ministro della Giustizia: “Intervenire su Palazzo Landi\”

«Per garantire la presenza del Tribunale a Piacenza si verifichino soluzioni alternative rispetto all’ex carcere». Con queste parole il sindaco Roberto Reggi conclude la lettera inviata stamani al ministro della Giustizia Nitto Palma nella quale richiama il Governo a un intervento di riqualificazione per Palazzo Landi, allo scopo di ottenere soluzioni più funzionali per i lavoratori e per gli utenti del Tribunale di Piacenza.

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«La presidente facente funzione, ha sollecitato l’Amministrazione a risolvere, con la massima urgenza, la consegna dei locali dell’ex casa circondariale da adibire a nuova sede degli Uffici Giudiziari di Piacenza – spiega al ministro il primo cittadino – evidenziando che il mancato utilizzo dei locali rappresenterebbe uno spreco di risorse destinate ai lavori di restauro e denunciando per Palazzo Landi, l’attuale sede del Tribunale, una condizione di grave pericolo strutturale, tanto da non consentire il proseguimento in sicurezza delle attività».

Secondo il primo cittadino però, i lavori di restauro dell’ex carcere hanno privilegiato prevalentemente aspetti estetici piuttosto che funzionali, pregiudicandone la futura destinazione a sede di uffici pubblici in particolare per le categorie più deboli.

«Qualora accettassimo la destinazione dell’ex carcere a tribunale – continua il sindaco Reggi – accanto agli oneri di manutenzione straordinaria iniziali, l’Amministrazione dovrebbe sostenere anche quelli di manutenzione ordinaria e i rilevanti oneri di gestione necessari nel corso dell’utilizzo. Il Comune di Piacenza non sarebbe in grado di affrontare tali spese, anche in considerazione dei nuovi tagli imposti agli Enti Locali. L’ex carcere non potrà così essere preso in consegna dall’Amministrazione comunale perché privo del certificato di agibilità e perché gli oneri a carico del Comune di Piacenza non trovano copertura finanziaria nel bilancio, non potendo reperire altrove le risorse che occorrono».

Conclude Reggi: «Siamo comunque disponibili a verificare nuovamente la fattibilità di soluzioni alternative come quelle già comunicate d’intesa con l’allora presidente del Tribunale di Piacenza, due anni fa all’ex ministro della Giustizia Angelino Alfano proponendo alcuni interventi su Palazzo Landi con un’accettabile previsione dei costi, in grado di garantire il mantenimento del Tribunale a Piacenza e soluzioni più funzionali ai lavoratori e all’utenza».