“Rivedendo le immagini della partita si capisce che qualcosa di strano può essere accaduto”. Le parole sono quelle pronunciate da Cristiano Doni, ex capitano dell’Atalanta e la partita in questione era quella dei bergamaschi contro il Piacenza, per la quale è coinvolto nell’inchiesta sul Calcioscommesse, oltre allo stesso Doni, anche l’ex difensore biancorosso Carlo Gervasoni e numerosi altri protagonisti.
Secondo il quotidiano gazzetta dello Sport, infatti, le parole di Don, pronunciate di fronte al procuratore Stefano Palazzi, segnalerebbero un cambio di strategia da parte della difesa del giocatore. Il giornale sportivo si è anche sbilanciato nell’ipotesi che il leader nerazzurro sarebbe pronto ad ammettere di fronte al Tnas, l’ultimo grado di giustizia sportiva, di aver capito che Atalanta-Piacenza non era stata una partita vera, puntando così ad ottenere uno sconto sulla squalifica di tre anni e mezzo e, probabilmente, uno sconto sulla penalizzazione di 6 punti subìta dall’Atalanta. In questo caso per Cristiano Doni l’accusa potrebbe cambiare in omessa denuncia, per aver intuito o saputo che la partita era in parte falsata e di non aver denunciato il fatto.
In questo caso resta da vedere quale sarà la posizione del Piacenza calcio, anche in relazione alla linea difensiva del suo ex tesserato Carlo Gervasoni.