Sarà lo scrittore Paolo Nori a presenziare il secondo appuntamento di Happy Hour Book, la manifestazione nata nel 2010 in seno alla campagna lanciata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali “Ottobre, piovono i libri: i luoghi di lettura 2010”.
Venerdì 21 ottobre, dalle 19.30, lo scrittore presenterà il suo ultimo romanzo leggendo “Noi e i governi” e “Gli specchi” tratti da ” La meravigliosa utilità del filo di piombo”, Edito da Marcos y Marcos.
Paolo Nori, che è nato a Parma nel 1963 e abita a Casalecchio di Reno, non sa mai cosa scrivere in queste note di copertina dove dovrebbe far finta di non essere lui e fare capire che è bravo, e intelligente, e modesto.
Così scrive dello scrivere : per scrivere, per fare arte, in generale, più che sapere, è importante dimenticare, più che abbassare la testa a lavorare, è importante alzarla a guardar delle cose che di solito non guardiamo mai, che diam per scontate, e invece appena le guardiamo ci accorgiamo che non sono scontate per niente, perché l’arte, secondo me, il punto da cui viene, e quello che produce, ha veramente a che fare con lo stupore, ha la sua radice, io credo, in quel momento che il mondo ti prende di sorpresa”.
Gli incontri si svolgono al teatro Trieste 34, in collaborazione con Libreria Fahrenheit 451 di Piacenza. Ingresso aperitivo € 5
“LA MERAVIGLIOSA UTILITA’ DEL FILO DI PIOMBO”
Cosa ci vuole per scrivere?
Magari è un problema di braghe. Se ti sei macchiato le braghe e quelle che ti ha prestato tuo fratello sono troppo grandi, ti scendono, finisce che passi il tempo a tirarle su. Se le braghe cinesi che hai comprato per cinque euro alla bancarella ti sembrano strane, non fai che guardare come ti stanno in tutte le vetrine e gli specchi. E non ti resta il tempo di tirar fuori il taccuino per scrivere quello che vedi. Ecco, per scrivere, è meglio stare nelle proprie braghe.
E dove si scrive?
A casa tua, accerchiato da boscaioli che potano alberi con la motosega mentre tu cerchi di concentrarti, e ti fanno venire un nervoso che va ancora bene che non succede niente di brutto. Su treni che procedono con andamento che da dentro sembra rettilineo e uniforme, e a casa di Flavio, con le voci che ti chiamano dalla strada, e scopri che ce l’hanno proprio con te.
E cosa si scrive?
Si scrive dei bicchieri infrangibili, che avevano quel nome presuntuoso e così bello, e cosa avrà fatto il primo che ha visto un bicchiere infrangibile andare in mille pezzi, avrà telefonato a qualcuno?
Si scrive di canzoni che in Italia non canteresti nemmeno se ti pagassero, e che in Unione Sovietica in cucine strettissime davanti a una vodka due cetrioli e un pane nero le canti con tanto piacere che quasi vorresti diventassero l’inno nazionale.
Poi si prendono tanti treni, si va dove ci chiamano, si legge ad alta voce con leggero accento emiliano. Si supera il riserbo istintivo, la timidezza, per il piacere che succeda qualcosa, tra le parole e la voce, tra le parole e la musica, che siano percussioni, clarinetti, il canto delle mondine.
Che succeda qualcosa con i lettori che ascoltano, che sentono le parole e l’emozione e la sincerità di chi si espone senza esibirsi mai.
Per dire che è stato bello, che c’era tanta gente, che si è stati bene.
Dice di se stesso Paolo Nori : Mi chiamo Paolo Nori, sono nato a Parma, nel 1963, abito a Casalecchio di Reno e scrivo dei libri; l’ultimo si intitola “La meravigliosa utilità del filo a piombo” (Marcos y Marcos 2011).
I PROSSIMI APPUNTAMENTI :
Venerdì 28 ottobre
Claudia Gualdana presenta “Eva e la rosa”, Edizioni Marcos y Marcos, “Dieci fiori per dieci donne vissute tra il XII secolo e i giorni…”con il “disturbatore intellettuale” Filippo Arcelloni
Venerdì 4 novembre
Venerdì 4 novembre Giancarlo Pagani presenta “Il Morso della lucertola”,Edizioni Hobby e Work, “a volte un piccolo omicidio può condurre, attraverso un labirinto di menzogne, al cuore oscuro di un segreto sconvolgente, che ci riguarda tutti…”con il “disturbatore intellettuale Filippo Arcelloni