“Il Convegno ha portato a compimento la prima parte di un lavoro di ricerca, affidato dalla Provincia di Piacenza all’Associazione Culturale “Omnia Eventi”, sull’antica cartografia, prodotta nei secoli dell’età moderna, relativa alle strade e ai confini che si snodavano in area padana a cavallo fra territori genovesi, farnesiani, sabaudi e milanesi. Il piano di lavoro, da una parte ha come obiettivo quello di potenziare la ricaduta turistica dei numerosi percorsi insistenti sul nostro territorio, dall’altro ha quello di razionalizzarne i tracciati. Per fare questo, non si può prescindere da un’accurata ricostruzione storica di queste direttrici, soggette, nel corso del tempo, a cambiamenti di tracciati, di funzioni, di rapporti con il contesto territoriale, con le attività economiche e produttive che intorno ad essi gravitavano e dei quali è pertanto di non poco momento ed al contempo non facile identificare lo sviluppo”.
“Il materiale archivistico – aggiunge Giuseppe Cattanei dell’università di Milano, curatore scientifico del convegno insieme a Bruno Bedani della Provincia di Piacenza -, costituisce una vasta e complessa documentazione, accompagnata da una ricca produzione cartografica, in alcuni casi pubblicata a corredo degli studi più vari, in altri casi del tutto inedita. Il Ducato di Parma e Piacenza si trovava al centro di questa direttrice nord-sud, e rappresentava un crocevia di notevole importanza sia dal punto di vista del transito delle merci sia da quello del transito delle persone”.
In territorio piacentino insistono, infatti, numerose e antiche strade che gli uomini dell’età moderna sceglievano, districandosi nella complessità di percorsi tortuosi, lungo le vie d’acqua e di terra che da Genova, dagli altri porti liguri e da quelli della Toscana si diramavano in area padana.
“Gli studi effettuati sulla cartografia d’età moderna – commenta Bruno Bedani – hanno evidenziato come questi percorsi abbiano subito continue e significative modifiche nelle loro direttrici. Non è certo, questa, una novità assoluta. Chiunque si occupi di strade nella loro evoluzione storica, è consapevole che la ricerca sul campo è ricca di continue sorprese”.
Una eccezionale mappa degli inizi del XIX secolo, rinvenuta nell’Archivio di Stato di Parma, traccia sia per il territorio piacentino che per quello parmense una serie di percorsi ancora in uso in epoca napoleonica.
Molte di queste vie ripercorrono quelle che erano le direttrici principali che dal Medioevo attraversarono tutta l’Età Moderna. Utilizzando le indicazioni della carta è stato possibile ricostruire, ovviamente servendosi anche della ricca documentazione di corredo e dei numerosi studi pubblicati in questi anni, alcuni tratti che, attraversando la via Romea, si snodavano – e si snodano tutt’ora – nei territori degli ex Ducati farnesiani.
“Il Convegno del 14 ottobre – conclude l’assessore Parma – ha segnato una prima fase della ricerca, di cui ha voluto dare conto attraverso le relazioni storico-archivistiche presentate nella prima sessione. Un inizio, in sostanze, che ha fatto da volano ad ulteriori ricerche in archivi sia italiani che stranieri, in cui si è individuato numeroso materiale (sia cartografico che documentario) riguardante la città di Piacenza e il suo territorio. La seconda sessione, che si conclusa con la tavola rotonda e il dibattito, si è posta l’obiettivo di trovare vie pratiche alla effettiva valorizzazione del materiale rinvenuto per una concreta promozione dei tracciati individuati. L’incontro, lungi dall’essere il traguardo del lavoro, ha rappresentato solo l’inizio, promuovendo una collaborazione, oltre che tra le istituzioni anche con le realtà commerciali presenti sul territorio”.
Proposte semplici, in cui lo sforzo finanziario e l’impegno in termini di lavoro, debbono essere il più possibile contenuti. Il “Progetto integrato” proposto nel corso del Convegno, si pensa possa costituire un primo passo verso la meta.
La storia e la cultura di un territorio si trasformano in veicolo di marketing e promozione turistica. Questo l’obiettivo della ricerca che l’Associazione Omnia Eventi, per conto della Provincia di Piacenza sta conducendo sulle vie storiche e della fede del piacentino e di cui ha dato conto.
Il convegno ha alternato momenti di approfondimento scientifico e culturale sugli studi condotti a riflessioni progettuali sul territorio e le sue capacità di sviluppo. Si sono alternati al tavolo dei relatori non solo storici e studiosi – oltre al Dott. Cattanei e al Dott. Bedani, la Dott.ssa Anna Riva e la Dott.ssa Arianna Bonè dell’Archivio di Stato di Piacenza, il Dott. Luca Mocarelli dell’Università di Milano Bicocca – ma anche esponenti del mondo del turismo, come Luca Moschini Vice Presidente di Piacenza Turismi, e della pianificazione urbanistica. Senza dimenticare il contributo portato da Mons. Domenico Ponzini, luminare nello studio del pellegrinaggio, Umberto Capelli di Transitum Padi e Alessandro Cardinali di “I Cammini d’Europa G.E.I.E”; con particolare interesse per l’intervento della Dott.ssa Lorenza Badiello del servizio di collegamento con l’Unione Europea della Regione Emilia-Romagna che simbolicamente ha introdotto la parte più politica della giornata, con la tavola rotonda delle ore 17.00 a cui hanno partecipato, tra gli altri, l’Assessore alla Cultura della Regione Emilia-Romagna, Maurizio Melucci, il Presidente della Provincia Massimo Trespidi, il Vice Presidente Maurizio Parma, l’Assessore comunale Paolo Dosi e il Dott. Alberto D’Alessandro della Commissione europea.