L’antica arte della pigiatura “a piedi” dei grappoli d’uva, la cultura del pane, la lavorazione della farina di mais, la cottura a fuoco per farne polenta. Ancora: i salumi, le coltivazioni di zucche e patate, il miele e le castagne.
Torna anche quest’anno, al Campus Raineri Marcora, “Assaporando s’impara”, progetto di educazione alimentare proposto dalla Provincia nell’ambito dei fondi regionali dedicati (che, nel complesso, ammontano a 45mila euro).
Tre i giorni dedicati all’iniziativa. Questa mattina l’avvio, alla presenza dell’assessore provinciale Filippo Pozzi e della dirigente scolastica Teresa Andena. La prima tranche dei 900 giovanissimi attesi ha popolato la vasta area del campus entrando a diretto contatto con le lavorazioni agricole, le procedure di preparazione di farine, miele, pane. Un ricco percorso, intervallato da merende e degustazioni di prodotti rigorosamente a filiera cortissima.
“Con questo progetto – ha spiegato Pozzi – intendiamo educare i nostri giovani al cibo, sensibilizzarli sui valori delle nostre produzioni agricole e sul mestiere dell’agricoltore. Qui al Marcora sono rappresentate tutte le nostre filiere più tipiche. Tra le altre cose ad ‘Assaporando s’impara’ i più grandi mettono a disposizione la propria esperienza e le conoscenze acquisite per i neoarrivati, un valore nel valore.
E’ il modo per far capire ai ragazzi che ciò che vedono sugli scaffali dei supermercati e nei piatti ha un’origine agricola. E quando l’agricoltura è valorizzata, quello dell’agricoltore è il mestiere più bello del mondo”.
“Assaporando s’impara – ha aggiunto la preside Andena – è un meraviglioso momento in cui i ragazzi vengono condotti in un entusiasmante percorso alla scoperta dei segreti di ciò che si trovano quotidianamente sulla tavola, dando loro modo di sperimentare la filiera agroalimentare, dalla terra alla tavola”.