Piacenza. Sgominata dai Carabinieri del Comando Provinciale di Piacenza un’organizzazione criminale dedita al traffico di stupefacenti nelle province di Piacenza, Pavia e Lodi. Trenta gli arresti e decine le perquisizioni a carico di soggetti di origine marocchina. Un giro di cocaina e hashish per 90 chili ogni due giorni.
Ingegnoso il sistema di trasporto dal Marocco: turisti venivano adescati col pretesto di essere ospitati e a loro insaputa i malviventi imbottivano le loro auto di droga, che veniva recuperata una volta raggiunta l’Italia attraverso la Spagna.
I dettagli dell’operazione: Alle ore 04:00 circa del 10 ottobre 2011, nelle province di Piacenza, Pavia e Lodi, la Compagnia di Fiorenzuola d’Arda, con supporto di velivolo del 13° Nucleo Elicotteri di Forlì e del Nucleo Cinofili di Bologna, a conclusione di prolungata attività investigativa, avviata dal mese di settembre 2010, che aveva già determinato l’arresto in flagranza di reato di 12 persone ed il sequestro di chilogrammi 15 di sostanza stupefacente del tipo hashish” e 150 grammi di “cocaina” dava esecuzione a 18 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettanti soggetti di origine marocchina.
L’operazione “Re Matto” condotta dai Carabinieri della Compagnia di Fiorenzuola d’Arda, coordinata dal P.M. della Procura della Repubblica di Piacenza dott. Antonio Colonna, ha interessato le province di Piacenza, Lodi e Pavia.
Le attività investigative, condotte anche con l’ausilio di mezzi tecnici e con un soggetto sotto copertura, hanno consentito di individuare un sodalizio criminoso dedito al traffico di cocaina e hashish, che immetteva consistenti quantitativi di sostanza stupefacente sul mercato delle provincie in argomento, con un giro accertato di circa 90 kg ogni 2 giorni.
Lo stupefacente veniva reperito dal Marocco e trasportato a mezzo corriere attraverso la Spagna. In diversi episodi, si è potuto accertare che per il trasporto dei narcotici gli arrestati si recavano in Marocco e adescavano ignari turisti italiani automuniti, ai quali fornivano ospitalità. Negli ultimi giorni di villeggiatura chiedevano in prestito l’autovettura e la imbottivano di stupefacente per poi recuperarla una volta giunti in Italia. Il sistema escogitato gli consentiva di trasportare lo stupefacente senza il timore di subire controlli di polizia e con la sicurezza di non poter mai risalire al sodalizio in caso di sequestro.
Numerose le perquisizioni eseguite anche con l’ausilio dei cani antidroga e antiesplosivo.
Gli arrestati sono stati tradotti presso le Case Circondariali di Piacenza, Pavia e Lodi, a disposizione dell’A.G.-