Piacenza. Torna la polemica in merito ad alcune criticità del servizio postale soprattutto per quanto riguarda i contesti montani. Ma nonostante il problema sia da imputare ad una carenza di organico, Poste Italiane sembra essere improntata ad una drastica razionalizzazione del personale in un’ottica di risparmio. Ed è proprio per questa decisione che i sindacati Cisl e Uil hanno deciso il 3 Ottobre uno sciopero degli straordinari e delle prestazioni aggiuntive che si protrarrà fino al 30. Scopo dello stato d’agitazione è sensibilizzare Poste Italiane sulla difficoltà di operare in maniera completa ed efficiente disponendo di personale numericamente inadeguato.
A confermare le difficoltà per le zone dell’alta provincia piacentina sono le stesse Comunità Montane di cui è presidente Massimo Castelli. Secondo il Sindaco di Cerignale infatti le difficoltà ci sono eccome e il fatto che ad esserne colpita maggiormente sia proprio la montagna risulta ancora più problematico: la popolazione montana è soprattutto anziana e di conseguenza anche le tecniche moderne come internet o in generale le operazioni on-line risultano essere in molti casi off-limits.