Un volume per riscoprire la forte importanza storica di Vigolo Marchese, monastero prima, parrocchia poi. Mons. Domenico Ponzini ha presentato la sua opera “Vigolo Marchese. La Storia e le storie”. Il testo guida il lettore attraverso le radici di questa istituzione monastica fondata dai marchesi Obertenghi passata poi ai Benedettini come luogo d’accoglienza, per divenire in seguito Collegiata e infine parrocchia. Il battistero della chiesa fu costruito a somiglianza dell’anastasi, ovvero il Santo Sepolcro. Ciò significa che questa era una delle strade che nel Medioevo veniva impiegata per giungere in Terrasanta. Una strada infatti passava per Castell’arquato e si ricongiungeva alla Via Francigena. L’istituzione era fornita di grandi beni agricoli per l’accoglienza dei viandanti, poi aiuto per altre parrocchie bisognose: dopo le soppressioni napoleoniche sostegni furono donati per esempio alla chiesa di Sant’Antonino. Questa è solo un’infarinatura dell’avvincente libro di Mons. Ponzini, che definisce la sua stessa opera un tentativo di avviare una vera e propria ricerca storica più approfondita su questo che si sta rivelando uno dei luoghi più importanti del Medioevo del Nord Italia.