Piacenza. “Il taglio ai trasferimenti statali non tocchi i fondi dell’Accordo di Programma tra Ministero dell’Ambiente e Regione Emilia Romagna: 183 milioni di euro da destinare, tra 2011 e 2013, alla sicurezza del nostro territorio”. Questo il grido d’allarme lanciato dall’Assessore Regionale Paola Gazzolo, stamattina in municipio a Pianello Val Tidone (Pc) per la presentazione dei lavori relativi all’area della frana di Fravica. Approfittando della presenza dell’onorevole Tommaso Foti, la Gazzolo gli ha chiesto di presidiare, “affinché il taglio delle risorse Fas dei Ministeri non porti al decurtazione delle somme stanziate per il territorio regionale”. Il deputato ha quindi assicurato il suo impegno per preservare le risorse disponibili. “Anche perché – ha affermato – la nostra Regione è stata una delle prime a sottoscrivere l’Accordo di Programma con il Ministero dell’Ambiente”. Se sacrifici devono essere chiesti, quindi, lo si faccia verso chi ha siglato in ritardo l’intesa. Appunto nell’ambito dell’Accordo rientra anche la somma di 1 milione di euro per i lavori sulla frana di Fravica. “Opere – ha assicurato l’Assessore regionale – che saranno comunque realizzate in quanto inserite nella prima annualità del Piano triennale contro il dissesto idrogeologico, ossia quella in corso”. Nel suddividere gli interventi nel triennio 2011- 13, infatti, la Regione ha privilegiato il criterio della loro immediata cantierabilità. “Questo sia per offrire risposte in tempi rapidi ai cittadini sia per effettuare investimenti che possono costituire un volano per l’economia”. La Gazzolo ha quindi elogiato il lavoro compiuto tra le diverse Istituzioni per risolvere le problematiche connesse alla frana di Fravica. “L’Emilia Romagna ha sempre fatto la sua parte, nonostante la predisposizione al rischio di dissesto dettata dalle caratteristiche morfologiche e geologiche dell’Appennino”, ha proseguito. “Certo servirebbero sempre più risorse, anche per gli indennizzi ai privati: le abbiamo richieste al Governo, per ora invano. Anzi, con il Decreto Milleproroghe si affida totalmente alle Regioni il compito di rintracciare i finanziamenti per intervenire anche di fronte ad eventi per i quali è stata dichiarata l’emergenza nazionale: o attingendo a risorse proprie, o istituendo nuovi tributi. Una vera e propria “Tassa sulle disgrazie”, contro la quale l’Emilia Romagna ha presentato ricorso”. “Nonostante questo quadro generale – ha concluso la Gazzolo –grazie ad un importante gioco di squadra raggiungiamo oggi un risultato positivo per il nostro territorio”.