“Si tratta di un problema personale e del Consiglio. Ma se io fossi in lui un passo indietro lo farei”. Così il presidente della Provincia Massimo Trespidi, commentando la condanna a un anno e 300 euro di multa ai danni del Consigliere provinciale Giampaolo Maloberti con l’accusa di truffa ai danni dello stato per un ammontare, insieme ad altri 15 imputati, di 100 milioni di euro. Si è trattato di una seduta rovente quella in corso in Consiglio provinciale. Maloberti, Cobas latte del gruppo della Lega Nord, ha assicurato che la condanna non gli preclude la possibilità di continuare nella sua attività in Provincia e si è lamentato per l’iter con cui si è svolto il processo: “c’è stata un’accelerazione che non ci aspettavamo. Comunque, appena i miei avvocati avranno letto la sentenza, sono certo che ricorreremo in appello”.
Così si è aperto un Consiglio provinciale burrascoso. Ma veniamo agli interventi dei vari consiglieri.
Raggi: “Lo avevamo detto quando era stata proposta la sua candidatura, ma adesso lo sappiamo per certo: non si tratta di un politico onesto”, ha affermato il consigliere Idv Raggi che ha poi aggiunto: “Viene confermata sempre di più che esiste anche a Piacenza una Carrocciopoli. Abbiamo tra i nostri banchi un pregiudicato per voto di scambio (Gallini), siamo passati attraverso il caso Allegri (ex assessore all’ambiente poi dimessosi per problemi giudiziari) ed ora abbiamo la condanna di Maloberti”.
Non si è fatta attendere la risposta, altrettanto piccata, del protagonista della seduta Maloberti: “Chi mi ha votato sapeva della mia situazione (quote latte). Il paragone che mi sento di fare per le parole dell’opposizione è quello della Marcegaglia: dicono sempre cosa non va bene ma mai cosa fare”. E ha poi aggiunto, rivolto al consigliere Boiardi: “Faccio presente che sono stato inquisito e condannato in primo grado perché ho pagato latte fuori quota ad aziende che avevano 5-6 persone impiegate. Anche questo vuol dire dare lavoro”. Ma Maloberti non si è limitato a rispondere all’opposizione e si è rivolto anche alla sua maggioranza: “Spero che la maggioranza di “onesti” non si trovino ad essere ingannati. Anche perché il colonnello Mantile alla Commissione contraffazione della Cameran ha analizzato: le indagini sulle quote latte portano non trascurabili incongruenze”.