La Segreteria Fp Cgil risponde a Massimo Polledri onorevole della Lega Nord in merito alla scelta di eliminare il part time dalle modalità di impiego del personale Ausl. Il parlamentare infatti si era espresso contro tale decisione e aveva criticato l’operato dei sindacati. Cgil accusa Polledri di criticare la legge sulla revisione dei contratti part time quando lui stesso avrebbe votato quella legge in Parlamento.
IL COMUNICATO
La Segreteria della FP CGIL di Piacenza apprende con “stupore” delle dichiarazioni dell’On. Polledri, riferite alla ormai nota vicenda della revisione dei contratti part-time delle lavoratrici dell’Az. Usl di Piacenza. Ci sorgono spontanee alcune domande: ma l’On.Polledri sa di cosa sta parlando? Lo sa, On. Polledri, che l’Az.Usl non ha fatto altro che applicare una legge da Lei votata? Ma lo sa, Onorevole, quali sono i risultati che unitariamente i Sindacati a Piacenza, in 5 mesi di costante e assiduo lavoro, hanno ottenuto, e che per il futuro siamo attrezzati per la tutela dei singoli casi? Le facciamo presente che la Cgil ha sempre salvaguardato e protetto i diritti dei lavoratori e per prima si è schierata – in perfetta solitudine – contro il Collegato Lavoro, quella sciagurata legge da Lei votata e che consente alle Aziende ed Enti Pubblici di rivedere e/o revocare i contratti part-time. Ciò che a nostro avviso è imbarazzante è riscontrare la Sua mancanza di coerenza fra la posizione da Lei tenuta in Parlamento e le iniziative messe in atto sul territorio, peraltro fuori tempo massimo. Ma Lei dov’era, Onorevole, dal gennaio 2011, data in cui l’Asl di Piacenza ha iniziato la revisione dei contratti part-time? Perché noi, Onorevole, come sempre eravamo – siamo e saremo – al fianco delle lavoratrici, impegnati quotidianamente a cercare di arginare i danni provocati proprio da quella stessa legge sventurata che, ancora una volta Le ricordiamo, Lei ha votato in Parlamento. On. Polledri, visto che Lei ha così a cuore i diritti dei lavoratori, ci permettiamo di ricordarLe che il governo da Lei sostenuto in questi ultimi anni ha smantellato i diritti del mondo del lavoro e purtroppo chi ne sta pagando e ne pagherà le conseguenze sono come sempre i soggetti più deboli. Inoltre, in merito al suggerimento che si permette di rivolgerci, che avremmo fatto meglio ad occuparci della vicenda part-time piuttosto che ostacolare la gara ciclistica padana, teniamo a sottolineare che, chi in provincia di Parma ha ostacolato questa corsa lo ha fatto a titolo personale ed è stato immediatamente sospeso dalla Cgil. La Cgil è un sindacato abituato a lavorare con serietà e coerenza, nonostante le estreme difficoltà che il periodo storico ci impone, fianco a fianco con le lavoratrici e i lavoratori che conoscono gli sforzi e i risultati raggiunti.
A questo punto un’ultima domanda sorge spontanea: chi ha bisogno di visibilità mediatica?