Piacenza, Cremona e Lodi insieme contro la pesca di frodo

Piacenza. Le Province di Piacenza, Cremona e Lodi insieme per contrastare la pesca di frodo, furti e reati ambientali lungo l’asta e sulle sponde del Po. I presidenti delle tre Province rivierasche, Massimo Trespidi, Massimiliano Salini e Pietro Foroni hanno sottoscritto, questo pomeriggio in via Garibaldi, un protocollo d’intesa per potenziare l’attività di vigilanza svolta dai singoli Corpi di Polizia Provinciale lungo il Po.

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“La Polizia provinciale lavorerà in sinergia – ha detto il Massimo Trespidi – , raccordandosi e coordinandosi per utilizzare al meglio il personale, le esperienze, le professionalità e le imbarcazioni in dotazione per contrastare pesca di frodo i reati ambientali e i furti a danno dei natanti. E’ un altro traguardo importante che sancisce lo spirito di forte collaborazione instaurato con le Province di Cremona e Lodi, che ha portato anche alla sottoscrizione nei mesi scorsi di un documento propedeutico alla creazione del Distretto dell’energia. “

“Si tratta di un accordo molto importante – spiega Pietro Foroni, Presidente della Provincia di Lodi -, perché renderà più facile il controllo del territorio e permetterà di superare ostacoli che oggi sono di natura logistica e legislativa. Infatti, grazie al protocollo, si potrà evitare che confini spesso difficili da individuare e l’impossibilità di agire fuori dai territori di competenza possano ostacolare l’opera di prevenzione e controllo della Polizia locale”.

“Abbiamo concordato sulla necessità di razionalizzare e di potenziare l’attività di vigilanza che sin qui era svolta dai singoli Corpi – aggiunge il Presidente Salini -. Nel protocollo si fa esplicito riferimento a servizi di vigilanza congiunti, a pattugliamenti via terra o via acqua coordinati, naturalmente anche in collaborazione con le Guardie Volontarie e con le Forze dell’ordine dei tre territori coinvolti”.

Il protocollo prevede che sarà permesso il porto d’armi degli agenti al di fuori dei confini dell’Ente di appartenenza; per questo il documento verrà reso ufficiale anche con la comunicazione alle tre Prefetture di riferimento. La responsabilità amministrativa di multe e altre sanzioni rimarrà quella della Provincia competente per territorio, così come le funzioni di polizia giudiziaria saranno dirette dalla Procura della Repubblica che ha giurisdizione sul luogo in cui il reato è stato commesso.

Il protocollo rimarrà valido un anno ma potrebbe, come è augurio dei tre Presidenti, proseguire anche in futuro.