Le scuole della Valdarda laboratorio nazionale per la formazione alla sicurezza. Il “Mattei” con gli istituti comprensivi di Fiorenzuola e Lugagnano e i “colleghi” del liceo “Mazzini” di Genova e dell’istituto d’arte “Bellisario” di Pescara, si sono aggiudicati un maxistanziamento di 108mila euro nell’ambito del bando “Cittadinanza, Costituzione e sicurezza”. La proposta congiunta ha superato la selezione ed è entrata a far parte delle 48 che si sono meritate l’assegnazione. In Emilia Romagna solo due “cordate” risultano essere riuscite a conquistare l’accesso ai fondi, oltre a quella piacentina, una direzione scolastica di Bologna. Accanto alle scuole, hanno composto lo staff progettuale: le Province di Piacenza e Genova, la Cna di Piacenza e l’associazione “Didattica e innovazione scolastica” (Diesse).
I dettagli del progetto e tutte le azioni previste sono stati illustrati questa mattina in conferenza stampa all’istituto fiorenzuolano Mattei. Al tavolo dei relatori: il presidente della Provincia Massimo Trespidi, i presidi Mauro Monti (Mattei Fiorenzuola), Carla Maffini (IC Fiorenzuola) e Maurizio Sartini (Lugagnano) e il direttore Cna Enrica Gambazza.
Nel concreto gli alunni saranno chiamati a sviluppare proposte sulla base di indirizzi comuni: l’analisi delle strutture scolastiche e l’elaborazione di progetti per il loro miglioramento, anche sotto il profilo estetico e funzionale, la conoscenza e lo studio del tessuto economico locale, con la conseguente redazione di interviste a imprenditori, lavoratori ed enti sul tema portante della sicurezza. Ancora: la simulazione d’impresa e la realizzazione – con la consulenza della Cna – di un business plan che tenga conto dei costi necessari per garantire la salvaguardia e la tutela del benessere dei lavoratori e della loro incolumità e l’elaborazione di una campagna di comunicazione e sensibilizzazione sulla sicurezza, attraverso lo strumento web (telegiornale on line). Il tutto si intreccerà a momenti formativi dedicati ai docenti, curati dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con Ausl e Inail, e incontri di scambio delle esperienze tra le scuole in rete, con l’utilizzo delle tecnologie telematiche. A curare il “piano metodologico e didattico” e le varie fasi del lavoro sarà l’associazione Diesse, con la quale la Provincia aveva attivato già alcuni tavoli. In uno di questi nacque proprio l’idea di “formare i formatori”, idea che è poi stata inserita nel progetto scelto dal Miur.
Il presidente Trespidi ha parlato di “metodo innovativo”, ponendo l’accento sulla “capacità delle scuole del territorio di fare squadra per approntare un progetto con ricadute positive per gli studenti”. Trespidi ha spiegato che la sinergia tra scuole di diverso grado consente, tra le altre cose, “di scongiurare il rischio di dispersione scolastica, garantendo agli alunni continuità nella proposta didattica”. Il presidente della Provincia ha espresso parole di apprezzamento anche per “la capacità dimostrata dalle scuole di saper interloquire in modo efficace e operativo con le realtà del territorio” e per la valenza del progetto, “capace – ha detto – di rendere gli studenti protagonisti sul tema della sicurezza, al di là delle declinazioni tecniche che un argomento come questo porta inevitabilmente con sé”. “Pensiamo – ha spiegato il preside Monti – che nel nostro progetto abbiano ‘funzionato’ due idee: la sicurezza non come mera enunciazione di norme, ma come senso di appartenenza ai luoghi e benessere correlato al proprio ambiente di lavoro o studio e l’idea di sviluppare il tema come orizzonte trasversale a tutte le discipline. Il tutto fortemente giocato sul metodo operativo: i ragazzi saranno infatti chiamati a simulare l’impresa, avranno una dimensione specifica del tema sicurezza non solo come costo, ma soprattutto come risorsa”.
“Un progetto ambizioso – l’ha giudicato Maffini – che ci collega ad altre realtà, attraverso lo strumento della videoconferenza, per un reciproco scambio di esperienze. Importante anche sotto il profilo della formazione degli insegnanti. Questo progetto dà coerenza e struttura a una serie di iniziative sviluppate dalle singole scuole”.
D’accordo Sartini. “Per noi l’elemento fondamentale è lavorare in rete. L’alta Valdarda ha come sbocco naturale Fiorenzuola, per questo è utile collegarsi al Comune ‘capoluogo’ di vallata, per garantire ai nostri ragazzi continuità formativa ed educativa”. Gambazza si è detta “molto soddisfatta” per gli aspetti di “condivisione” e per la “capacità di fare rete”. Il direttore di Cna ha ricordato l’esperienza di Enterprise, ( simulazione didattica e di orientamento all’imprenditorialità) come esempio di “integrazione con le scuole”. “I ragazzi hanno grande potenziale, bisogna solo dare loro gli strumenti per svilupparlo” ha concluso.