Seta. Il presidente Sabatini nega i ripensamenti sulla fusione

AGGIORNAMENTO – Le precisazioni giunte in redazione dal presidente della Provincia di Modena, Emilio Sabatini.

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«La delibera relativa alla costituzione della nuova società per la gestione del trasporto pubblico locale, Seta, sarà trattata dal Consiglio provinciale nella seduta del 28 settembre. Non ci sono slittamenti né tantomeno ripensamenti». La precisazione arriva dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, il quale aggiunge di «non aver rilasciato alcuna dichiarazione in merito a ipotetici dubbi sull’operazione. Le notizie diffuse da alcuni organi di informazione a questo proposito sono, quindi, prive di ogni fondamento».

Sabattini precisa inoltre di aver incontrato nei giorni scorsi i capigruppo consiliari di opposizione «chiedendo loro, in vista della discussione della delibera, di votare a favore del progetto di fusione, per la rilevanza strategica che questo assume a livello regionale. Rilevo inoltre – conclude Sabattini – che l’aggregazione tra le aziende di Modena, Reggio Emilia e Piacenza è un segnale concreto da parte degli enti pubblici verso una razionalizzazione dei servizi e una riduzione dei costi, in linea con quanto il Paese chiede alle istituzioni e alla politica».  

 

 


 

“Seta. Nuvole all’orizzonte sulla fusione del trasporto pubblico emiliano”

Piacenza. Battuta d’arresto al progetto Seta. I segnali giunti ieri da Modena sembrerebbero far slittare la partenza dell’aggregazione delle aziende di trasporto pubblico locale delle città di Piacenza (Tempi), Reggio Emilia (Act) e Modena (Atcm), prevista dal primo gennaio.

Le comunicazioni arrivano dal presidente della Provincia di Modena Emilio Sabattini, che avanza dubbi sulla composizione del futuro consiglio di amministrazione “post fusione”. Difficile secondo Sabattini far quadrare tra i soci, oltre agli enti locali dei tre territori (60% del capitale), anche la holding che già fa parte di Atcm Modena e comprende Fer e la francese Rapt.

Secondo punto della discordia, il valore da assegnare alla tre aziende, in particolare nel caso di Piacenza a far saltare l’omogeneità del confronto, la presenza di numerosi percorsi montani e la precaria situazione finanziaria dell’azienda Tempi.

Rassicurazione in merito allo stato di avanzamento dell’operazione Seta, erano giunte lunedì nel corso del consiglio comunale cittadino dall’assessore allo sviluppo economico Anna Maria Fellegara. Più cauto il presidente della Provincia di Piacenza Massimo Trespidi che si riserva di approfondire le opportunità offerte agli enti locali dalla nuova manovra Tremonti, in merito alla privatizzazione delle aziende dei servizi sociali.