Piacenza. Le due proposte giunte da Roma sul piano industriale e occupazionale del polo militare piacentino necessitano di chiarimenti. Si è svolto stamane in Comune un incontro politico tra il Sindaco Reggi e i componenti del tavolo confronto e concertazione sul Polo militare di Piacenza. Il primo cittadino ha sottolineato che lo scorso luglio il sottosegretario alla Difesa Crosetto ha presentato due proposte che però hanno degli elementi che non chiariscono qual è il piano industriale che sta dietro alle ipotesi di sviluppo delle aree militari.
Nel caso il Polo permanesse dov’è in questo momento, secondo gli esponenti piacentini, non si potrebbe creare un arsenale rilanciato da nuove tecnologie e da nuovi profili professionali in grado di avere per i prossimi anni occupazione di qualità a Piacenza e non una moria progressiva del personale esistente. Poi c’è attenzione ad avere risposte sul tema legato all’acquisizione delle aree di interesse naturalistico o architettonico. Nella proposta giunta da Roma mancano alcuni dettagli importanti, anche se il Sindaco valuta in maniera positiva il lavoro di Crosetto di accelerare le risposte sul tema piacentino. Anche perché c’è bisogno di risorse a livello governativo, quindi si potrebbe legare l’operazione che riguarda Piacenza a benefici sulla riduzione del debito pubblico italiano.
Lo scorso luglio dal Ministero della Difesa aveva proposto due piani: la realizzazione del nuovo stabilimento sull’area della ex Pertite, con il rilascio di una parte per l’uso pubblico, oppure una sostanziale ristrutturazione dello stabilimento militare posto a Barriera Genova, con un utilizzo molto modesto dell’area dell’ex Pertite.
Il presidente della Provincia Massimo Trespidi invece ha sottolineato che il Tavolo di confronto e concertazione sul Polo militare di Piacenza ha chiesto al Ministero della Difesa, la possibilità di acquisire al più presto l’ospedale militare per far nascere la sede dell’Università di Parma di medicina e chirurgia. Per trovare i fondi, la provincia potrebbe valutare l’ipotesi di cedere l’area che attualmente ospita la caserma dei vigili del fuoco, che si libererà dal prossimo febbraio 2012.