Tra due anni Piacenza potrebbe avere 20 superesperti in mobilità sostenibile e logistica. E’ questo il senso del via libera unanime che ieri pomeriggio le commissioni 3 e 4, riunite congiuntamente, hanno dato all’adesione del Comune alla Fondazione Its per la mobilità sostenibile – logistica e mobilità delle persone e delle merci. Palazzo Mercanti entra così a far parte del lotto dei soci fondatori raggiungendo gli altri enti che hanno dato il benestare già nel dicembre dell’anno scorso: l’Isii Marconi, l’Enaip, il Forpin, Pc Intermodale, l’Itl (istituto partecipato anche dal Comune) e il Comune di Monticelli. Un ritardo, quello del Comune, legato a questioni di carattere burocratico, ha spiegato ieri l’assessore Anna Maria Fellegara.
Si tratta di un progetto di formazione intermedia – rivolto a studenti diplomati, ma anche con laurea triennale – fortemente voluto dal ministro per l’Istruzione Maria Stella Gelmini la quale ha coinvolto le varie Regioni, che insieme con il ministero sono chiamate a cofinanziare con 285mila euro, nella costituzione delle Fondazioni nei vari territori. In Emilia Romagna sono 7 le Fondazioni già nate, una in ogni capoluogo di provincia ad eccezione di Rimini e Ravenna, per ognuna delle quali è stata prevista un’inclinazione particolare, a seconda delle rispettive vocazioni. A Piacenza l’istituto formerà in mobilità sostenibile e logistica. Il corso durerà due anni ed è riservato a 20 studenti. Alla fine di settembre si concluderanno le iscrizioni, ma la Fellegara ha rivelato che il progetto «sta suscitando grande interesse, anche perché risulta molto più spendibile nel mercato del lavoro. La laurea triennale in ingegneria dei trasporti ha fallito ed è stata sostituito con una laurea in ingegneria meccanica perché troppo specialistica».
«Questo istituto – ha detto ancora la Fellegara – va a colmare un’importante area formativa di carattere tecnico, per la quale si ritiene importante una sempre più stretta collaborazione tra il mondo del lavoro e quello della formazione». Attualmente alla guida del comitato d’indirizzo (organismo in cui siedono i soci fondatori) c’è l’imprenditore piacentino Maurizio Tarasconi, che è andato a sostituire il preside Gian Paolo Binelli, decaduto per ragioni di incompatibilità. «Nessuno percepisce gettoni di presenza o remunerazioni varie» ha voluto precisare l’assessore. L’obiettivo dichiarato dalla Gelmini è quello di avere tra pochi anni ben 110mila esperti. Giudizi positivi sono stati espressi da diversi i consiglieri. Per Marco Civardi (Pdl) è «un’ottima risposta per i giovani».