La Provincia dà avvio al gruppo di lavoro sulla risorsa idrica piacentina. Per iniziativa dell’assessore all’agricoltura Filippo Pozzi – di concerto con i settori “Ambiente” e “Pianificazione” – è imminente la partenza dell’iniziativa. L’obiettivo è “portare a sintesi, in tempi brevi, alcuni aspetti relativi all’utilizzo dell’acqua del Trebbia”. Con il gruppo di lavoro l’amministrazione provinciale intende “segnare una discontinuità” nell’approccio sul tema, partendo dalla consapevolezza che è possibile far convergere le istanze ambientali e produttive “affrontando in modo coordinato – con tutti gli attori del territorio – le esigenze che insistono sul fiume”. “Il mondo agricolo – spiega Pozzi – ha bisogno di certezze perché una corretta gestione della risorsa idrica è alla base della produttività delle nostre aziende. La buona conservazione del Trebbia deve essere quindi anche una preoccupazione del mondo agricolo”. “L’intenzione – annuncia l’assessore – è arrivare, entro l’estate 2012, a condividere insieme alcune azioni fondamentali per la corretta gestione del fiume. Vogliamo uno strumento efficace, snello e a costo zero e intendiamo adottare un approccio pragmatico alla materia. Dopo tanti anni buona parte dei fondamenti tecnici che servono agli enti competenti per deliberare, sono già a disposizione”. “Tra i principali temi sul tavolo (su ciascuno dei quali lavorerà una piccola commissione): la programmazione di alcuni interventi sul fiume, l’efficientamento di una parte della rete di canali, l’avvio formale delle iniziative volte a ridiscutere il rilascio derivante dalla convenzione con la diga del Brugneto e la definizione delle procedure necessarie alla realizzazione di laghi di stoccaggio aziendali. I tecnici coinvolti, appartenenti ad alcuni enti di riferimento, insieme ai dirigenti competenti della Provincia e del Parco del Trebbia, avranno quindi il compito di trovare una sintesi percorribile – e il più possibile circostanziata nel tempo – da sottoporre a tutti i portatori di interesse”. “Vorremmo darci un metodo di lavoro – conclude Pozzi – che, a differenza del precedente ‘Tavolo del Trebbia’, faccia emergere i punti di contatto e le soluzioni più facilmente percorribili. Siamo convinti che oggi, diversamente dal passato, ci possa essere, da parte di tutti, la predisposizione alla ricerca di soluzioni condivise. Crediamo che in un momento così delicato come quello che stiamo attraversando, tutti i soggetti interessati debbano percorrere la via dell’intesa e non dello scontro. Se il territorio piacentino riesce a centrare questo obiettivo – senza l’utilizzo di ulteriori risorse pubbliche – dimostrerà finalmente che, soprattutto nei momenti difficili, è in grado di fare squadra”.