Al via in Emilia Romagna il secondo giorno di introduzione dei ticket sanitari, stabiliti nella nostra Regione in base alla fascia di reddito, che ogni cittadino dovrà autocertificare, attraverso un modulo che dovrà essere compilato per ogni componente del nucleo familiare una sola volta.
Disservizi minimi e bilancio positivo per le prime giornate di entrata in vigore della normativa, che hanno visto l’affollamento dei cittadini agli sportelli e il conteggio in un’ora di 2000 telefonate pervenute al numero verde del Servizio Sanitario regionale.
Non si fanno attendere le prime critiche, che identificherebbero nelle persone sposate i veri svantaggiati della riforma. Oltre alla dichiarazione del reddito, sarebbe di fatto necessaria la presentazione dell’ISEE, poiché questo terrebbe conto non solo del patrimonio mobiliare e immobiliare, ma anche del numero dei componenti della famiglia.
Prosegue Marco Carini consigliere regionale Pd “Ribadiamo che andrebbe trovata una misura più equa che consentisse ad esempio la detrazione delle persone a carico. Mi riferisco ai figli, ai disabili ad esempio, non c’è nessuno sgravio che tenga conto della numerosità dei nuclei familiari. Oggi con l’attuale legge non è possibile dare esenzioni o detrazioni a chi abbia queste condizioni. Non c’è nessuna attenzione ai problemi della famiglia”.