«Grazie al nuovo sistema dell’accreditamento avremo una rete di servizi nel Distretto Città di Piacenza, per assistere anziani e disabili, con livelli di qualità garantiti e rette pari o inferiori a quelle pagate in precedenza dalle famiglie».
E’ stato un incontro definito da tutti “positivo” quello che si è tenuto ieri mattina tra l’Amministrazione comunale, rappresentata dall’assessore ai Servizi sociali Giovanna Palladini, l’Ausl con il direttore del Distretto Città di Piacenza Maria Gamberini e le organizzazioni sindacali piacentine.
Il percorso di accreditamento, giunto nelle scorse settimane alla fase di sitipula dei contratti di servizio, riguarda infatti tutta la rete dei servizi di tipo residenziale, diurno e domiciliare per persone non autosufficienti e in particolare:
– le cinque case residenze per anziani già in precedenza convenzionate, cui se ne è aggiunta una destinata ad accogliere i ricoveri temporanei e di sollievo;
– i tre centri diurni per anziani;
– i tre centri residenziali per disabili già in precedenza convenzionati, cui si è aggiunto un centro finalizzato ad accogliere i ricoveri di sollievo;
– i sei centri diurni per disabili;
– i due servizi di assistenza domiciliare, uno per anziani e uno per disabili.
«La riunione è stata richiesta dai sindacati – ha spiegato l’assessore Palladini – per approfondire il tema dell’accreditamento e la situazione della Casa di riposo Maruffi, che uscirà dal sistema pubblico. Con i nuovi ventuno contratti di servizio approvati, oltre a confermare e consolidare i servizi già esistenti, abbiamo portato in città alcuni posti di sollievo prima presenti soltanto in provincia, garantendo nel frattempo rette pari o leggermente inferiori rispetto a prima. Inoltre il sistema di compartecipazione per i centri diurni per anziani è diventato omogeneo per tutti i centri della Città e per tutti parametrato al reddito. Va anche sottolineato l’approccio complessivamente positivo dei gestori nel mettersi in gioco nel nuovo sistema, nonostante le oggettive complessità e difficoltà che si sono presentate».
Sulla vicenda del Maruffi, l’assessore Palladini ha precisato che la struttura ha agito in totale autonomia, decidendo di uscire gradualmente dal sistema, e sarà quindi totalmente privata a partire dal 2013. «In questa fase la struttura provvederà direttamente ad inserire alcuni degli utenti nei posti che progressivamente non saranno più convenzionati, ma abbiamo avuto la garanzia che chi, inserito su posto pubblico, vorrà restare nella struttura anche concluso il periodo transitorio, potrà farlo con tariffe analoghe a quelle del sistema pubblico».
Soddisfazione è stata espressa dai sindacati, che hanno ringraziato l’assessore e il direttore Gamberini per aver organizzato l’incontro. «Il percorso dell’accreditamento – ha commentato la segretaria Cisl Marina Molinari – aveva destato molte preoccupazioni, ma alla fine è stato creato un sistema utile per uniformare i servizi offerti. Le garanzie chieste e ottenute dalla Direzione del Maruffi sul mantenimento delle rette sono un elemento particolarmente positivo». Massimiliano Borotti della Uil ha posto l’accento sull’utilità dell’accreditamento «per rendere omogeneo il sistema d’accesso e alzare la qualità del servizio reso», mentre Claudio Malacalza della Cgil ha sottolineato «il valore politico della diminuzione del costo delle rette. E’ importante aumentare la qualità offerta e riqualificare il lavoro di cura del personale impiegato, per avere prestazioni migliori».