A Piacenza dal 5 al 23 settembre: Summer School 2011

Piacenza

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150 studenti di 15 nazionalità si confronteranno a Piacenza sui temi della riqualificazione urbana. La nostra città dal 5 al 23 settembre sarà una delle capitali dell’architettura grazie alla seconda edizione della Summer Scholl di progettazione Architettonica che si terrà all’Urban Center, l’ex macello di via Scalabrini. Al lavoro degli studenti, valutato da una giuria internazionale, si affiancherà un ricco programma di conferenze con nomi di primo piano della cultura architettonica e dello spettacolo. Il tema di questa edizione è “Abitare la strada – Paesaggi e spazi pubblici nei luoghi delle infrastrutture metropolitane”. Tra gli appuntamenti di rilievo, l’incontro dell’otto settembre intitolato “Piacenza per l’Expo Diffusa e Sostenibile”. Ci parla del seminario l’architetto Stefano Di Vita, collaboratore del Politecnico di Milano.

Il Polo di Piacenza del Politecnico di Milano ospita dal 2002 il corso di laurea triennale in Architettura Ambientale e dal 2007 il corso di laurea magistrale in Architettura (Sustainable Large scale Architecture). Il profilo dell’insegnamento mira a formare un progettista che sviluppi una particolare sensibilità ai temi dell’architettura ambientale, nel triennio, e dei grandi progetti urbani, nel biennio.
Tra le principali offerte nell’ambito della formazione post-lauream e dell’internazionalizzazione, si inserisce l’istituzione di una Scuola Estiva Internazionale orientata alla progettazione dello ‘spazio aperto’ a più scale di intervento, da quella della trasformazione del paesaggio, a quella della progettazione dello spazio pubblico e dei componenti architettonici specifici.
Rivolta a giovani laureandi, laureati e dottorandi di ricerca provenienti da Scuole di Architettura, di Pianificazione e di Ingegneria italiane ed estere, la scuola si propone di mantenere un dialogo aperto tra le diverse competenze progettuali chiamate a confrontarsi con le problematiche emergenti dalle trasformazioni architettoniche, urbane e ambientali, così assumendo il carattere di un luogo di dibattito e di un laboratorio di idee sulle più generali prospettive di sviluppo degli abitati contemporanei.
L’ampio consenso che tale evento sta ottenendo all’interno e all’esterno dell’ambito accademico è attribuibile non solo al credito scientifico di cui gode il Politecnico di Milano sia in Italia che all’estero, ma anche all’interesse sperimentale della formula adottata nonché al fascino culturale della città ospitante.
Piacenza è infatti la sede ideale per accogliere un’iniziativa dedicata alle problematiche architettoniche, urbane ed ambientali sia per la consistenza del patrimonio paesaggistico e artistico-monumentale, sia per l’ampia offerta di temi di studio, sia infine per le solide tradizioni del settore edilizio.
Situata negli affascinanti spazi recuperati dell’ex macello cittadino (Campus Arata), la Scuola Estiva Internazionale OC – Open City ospita ogni anno decine tra studenti, tutors e docenti chiamati da tutto il mondo a confrontarsi su temi di progettazione architettonica, urbana e ambientale di grande attualità.
L’alto valore scientifico è confermato da un fitto calendario di lezioni e conferenze, tutte aperte alla città, con nomi di primissimo piano nel dibattito architettonico internazionale.

 PRESENTAZIONE DELL’INIZIATIVA

Piacenza torna ad essere una delle capitali dell’architettura. Dal 5 al 23 settembre si tiene presso l’ex macello di via Scalabrini (ora Campus Arata della sede locale del Politecnico di Milano) la seconda edizione della Summer School di Progettazione Architettonica e Urbana OPEN CITY.

Dopo il successo dell’edizione 2010 non cambia la formula: tre settimane intense e stimolanti dove al lavoro progettuale in gruppo sul caso studio piacentino, coadiuvato da tutor e valutato da una giuria internazionale, si affiancherà un ricco programma di conferenze, cui parteciperanno nomi di primo piano della cultura architettonica internazionale e dello spettacolo.

Quest’anno sono oltre 140 gli studenti iscritti, in rappresentanza di 15 nazionalità.

Ad aiutarli nell’ideazione e nei progetti di proposte per la città 60 tra docenti e assistenti.

 

STRUTTURA

Promotori:

Politecnico di Milano – Dipartimento di Architettura e Pianificazione, Centro per lo sviluppo del Polo di Piacenza

POLIPIACENZA,

Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia  di Piacenza

 Piacenza Urban Center 

 

Con il patrocinio di: Regione Emilia Romagna, Provincia di Piacenza, Comune di Piacenza, Confindustria Piacenza

 

Partners:  State University of New York at Albany, NY, Department of Geography and planning,  University of applied sciences HTWK-Leipzig, Faculty of Architecture

 

Media Partner: Il Giornale dell’Architettura

 

Direzione: Guya Bertelli, Luca Molinari 

L’iniziativa è supportata da: Polipiacenza, Provincia di Piacenza,Camera di Commercio Piacenza


Il tema “Abitare la strada – Paesaggi e spazi pubblici nei luoghi delle infrastrutture metropolitane”

L’obiettivo del laboratorio OC è unire l’esperimento progettuale su un caso locale in un quadro più ampio che tocca gli aspetti più sensibili e dibattuti della progettazione architettonica e urbana contemporanea. Occuparsi oggi di un tema progettuale come quello dell’infrastruttura significa non solo affrontare una questione – urbana e architettonica, territoriale e paesaggistica – di estrema attualità, ma anche aprirsi ad una riflessione attenta ai temi dello spazio pubblico alle diverse scale di intervento”, spiega la direttrice della scuola Guya Bertelli.

In questo quadro la posizione strategica che Piacenza ha assunto nel corso dei secoli all’interno della conurbazione padana è sicuramente il risultato di un rapporto mutevole e vario che la città ha mantenuto con le sue infrastrutture: la ferrovia, l’autostrada, l’alta velocità,  i viali intorno alla città murata, le strade di penetrazione.

A rendere ancora più interessante e affascinante la condizione piacentina è da una parte la vicinanza dell’insediamento urbano al Po (proprio il rapporto tra città e fiume è stato oggetto dei progetti presentati nell’ambito dell’edizione dello scorso anno di OPEN CITY), dall’altra le potenzialità trasformative insite nei processi in corso, soprattutto quelli infrastrutturali.

I due assi individuati come luoghi della sperimentazione progettuale hanno caratteristiche spaziali, tipologiche e tecnologiche molto diverse: il viadotto autostradale che “delimita” Piacenza a nord e in potenziale dismissione nel medio-lungo periodo e l’asse della via Francigena, che attraversa il centro cittadino in una successione di spazi aperti, luoghi della cultura, del commercio e  della residenza dove il rapporto tra città e spazio pubblico pare oggi uno dei nodi fondamentali della riqualificazione urbana.

“Oggi Piacenza – continua Bertelli – ha la possibilità di “abitare”, in maniera divera e con diverse velocità, alcune delle sue infrastrutture, e questo non può essere che una enorme occasione: leggerle, interpretarle, prenderne possesso,  parafrasando Adriaan Geuze, diventa per tutti noi una sfida cui non possiamo sottrarci. Pensare l’infrastruttura come ad un luogo urbano significa infatti affrontare in maniera non banale, ma anzi innovativa, uno dei temi principali che nella contemporaneità è capace di mettere in relazione il progetto d’architettura, della città e del suo territorio, all’insegna della rigenerazione e della sostenibilità”.

 


Il programma

Ma la Scuola non è soltanto disegno e progetto. E’ anche confronto e dibattito con alcuni dei più importanti e conosciuti critici dell’architettura a livello internazionale.

Nelle 3 settimane si alterneranno sulle cattedre del Campus – in incontri liberi e aperti a tutta la città – 30 conferenzieri di grande prestigio.

 

1^ settimana

La sera inaugurale della Scuola (05.09, ore 21.00) vedrà la partecipazione di Cino Zucchi, 56enne progettista milanese, tra i più noti e conosciuti architetti italiani contemporanei.

La sera successiva (06.09, ore 21.00) è invece il primo dei 3 appuntamenti con il ciclo Arte / Architettura. Ospite della Summer School è Aldo Grasso, critico televisivo del Corriere delle Sera che discuterà di Spazio Urbano e Comunicazione.

Mercoledì 07.09 (ore 21.00) la Scuola si apre al contributo di 3 figure di architetti e docenti europei: lo svizzero Michele Arnaboldi, il francese Hervè Dubois, il portoghese Camilo Rebelo.

Una paesaggista catalana, Imma Jansana Ferrer, insieme all’architetto veneto Pierantonio Val, invece sono i protagonisti della serata del 08.09 (ore 21.00).

 

2^ settimana

La serata di lunedì 12.09 (ore 21.00) è all’insegna dell’architettura iberica, con Jordi Garcès, architetto spagnolo di Barcellona, e Joao Nunes, progettista portoghese di Lisbona.

La sera successiva (13.09, ore 21.00) si torna invece a parlare italiano con il confronto tra 3 progettisti e docenti della stessa generazione: Mauro Galantino, Gianfranco Neri e Roberto Spagnolo.

In una continua alternanza tra realtà locali e internazionali, il 14.09 (ore 21.00) parlano dei loro progetti i soci dello studio londinese AHMM e di quello svizzero Group8 Architects.

Giovedì 15 (sempre alle 21.00) è il turno del secondo appuntamento  con Arte / Architettura. In una serata dedicata al rapporto tra cinema e arti figurative parleranno Giacomo Poretti (del trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo) e il pittore Velasco Vitali.

 


3^ settimana

L’ultima settimana di OC Summer School si apre con un doppio appuntamento, il 15.09. Alle 9.30 il fotografo Giovanni Chiaramonte e i paesaggisti Henrique Pessoa Pereira e Sara Protasoni si confronteranno nel terzo incontro Arte / Architettura sul tema Paesaggio e Architettura.

Alla sera invece (ore 21.00) è di scena l’architettura del nord Europa con i progettisti olandesi Henk Hartzema e Jeroen Ruitenbeek, insieme al tedesco Walter Noebel.

Il giorno successivo (20.09, ore 21.00) un altro trio: i docenti Carmen Andriani (Facoltà di Pescara) e Aldo Ayomino (Facoltà di Venezia) con l’architetto catalano Enric Massip-Bosch.

Realtà diverse a confronto la sera del 21.09 (ore 21.00) con lo spagnolo di Siviglia Carlos Garcia Vazquez, il tedesco Andreas Wolf e il polacco Luckasz Wojciechowski.

La penultima giornata del workshop (22.09, ore 9.30) avrà invece come ospiti il professore milanese Sergio Crotti e il suo omologo ticinese Aurelio Galfetti.

 

I lavori degli studenti saranno poi valutati, durante la giornata del 23.09, da una giuria internazionale che attribuirà ai progetti migliori tre premi, sponsorizzati dalla Fondazione degli Architetti di Parma e Piacenza.

 

Ad arricchire ulteriormente il già fitto programma, sono previsti durante il workshop due altri appuntamenti paralleli tematici:

Giovedì 8 settembre si discuterà delle prospettive piacentine legate ad Expo 2015 nel seminario “Piacenza for a sustainable and diffused Expo”, che vedrà la partecipazione – tra gli altri – di Emilio Battisti, docente al Politecnico e autore del recente volume “Expo diffusa e sostenibile”. Sono stati invitati il sindaco di Piacenza Roberto Reggi e il presidente della Provincia Massimo Trespidi.

La settimana successiva, giovedì 13, invece ci si concentrerà sui luoghi urbani della Via Francigena, nella conferenza “Sustainable Urban Regeneration”, con la partecipazione di rappresentanti della Soprintendenza, del Politecnico e del CNR.