La Festa provinciale del Partito Democratico dedica la serata di lunedì 29 agosto alle donne.
“Prospettive al femminile” è il titolo dell’incontro organizzato dalla Conferenza Donne che propone un percorso di riflessione sulla condizione delle donne nella nostra società.
Ospiti Francesca Lombardi, Stefano Rotta e Fabrizia Boiardi.
A partire dalle 20.30 Lombardi e Rotta presentano il libro «Nudo di donna con Presidente» di cui sono autori. Un reportage in forma di libro, un viaggio dietro a uno dei più grossi scandali a luci rosse che hanno coinvolto i vertici della classe politica italiana negli ultimi anni: il cosiddetto “Bunga Bunga”. scritto per strada, tra Arcore e Letojanni, fra via Olgettina e Portici. Intercettando più voci e facce che telefonate, senza dimenticare le carte dei processi. Per cercare di capire l’humus che ha plasmato Ruby Rubacuori, Iris Berardi, Nadia Macrì, e la fetta di Stivale che ha consentito al proprio premier di frequentare ragazze scappate dalla povertà, dall’anonimato, o dalla semplice invisibilità mediatica. E poichè tutti gli indizi sembrano individuare nella televisione il grande colpevole, Fabrizia Boiardi che da anni svolge il ruolo di producer RAI, è referente RAI per le pari opportunità, recentemente impegnata nel Primo Meeting sulla rappresentazione delle donne nel servizio pubblico, offre il suo contributo per indagare cause e responsabilità. La serata prosegue con la proiezione del video dello spettacolo “LIBERE” realizzato su testo di Cristina Comencini con la regia della sorella Francesca ed interpretato da Lunetta Savino e Isabella Ragonese Al centro di “LIBERE” c’è il dialogo tra la generazione precedente e quella delle ragazze più giovani, per capire che cosa è stato lasciato in eredità e che cosa, invece, non si è riuscito a trasmettere.
Intorno alle donne, nonostante le battaglie e le conquiste, qualcosa si è fermato, l’Italia non è un paese per donne”, il femminismo non è bastato, i diritti allora conquistati sulla carta sono spesso solo teorici e dilaga il modello di donna-oggetto dettato dai media.
Insomma, le donne discutono sulla necessità di lottare di nuovo.