Un pregiudicato siciliano si era inventato un “lavoro” redditizio e privo di grossi rischi. Fingendosi diacono delle carceri che aiuta detenuti in difficoltà, telefonava a parroci anziani e otteneva somme di denaro che intascava per sé.
L’autore, reo di decine di reati analoghi, è stato arrestato dai Carabinieri di Piacenza, che ora hanno esteso le indagini in ambito nazionale. Il malvivente, nel corso degli anni, avrebbe preso di mira una provincia a settimana privilegiando obiettivi a lui favorevoli, ossia parrocchie di piccoli paesi rette da sacerdoti in età avanzata. Nell’ultimo colpo, oltre al parroco, c’erano ad attenderlo anche i Carabinieri.
I Carabinieri della Stazione di Rivergaro (PC) hanno arrestato il “truffatore dei Sacerdoti”.
Era bene avvezzo da anni alla commissione di truffe, un siciliano Salvatore Parisi di 53 anni, da tempo solo anagraficamente residente nella cintura di Torino, che aveva preso di mira da due settimane i parroci della provincia di Piacenza. La tecnica era ingegnosa: con una telefonata ad un parroco di provincia, nella quale millantava di essere diacono presso il carcere di Piacenza, l’uomo presentava la situazione disperata di un ex detenuto che aveva necessità di un contributo economico poiché “….desiderava partecipare al funerale del padre in una città lontana… …aveva esigenza di pagare le spese di trasporto per guadagnarsi da vivere con un lavoro onesto appena fortunosamente trovato…” ecc… Quindi, carpita la benevolenza ed ottenuta la disponibilità del religioso ad un appuntamento, si presentava alla canonica nelle vesti dell’ex detenuto bisognoso per ritirare il denaro, generalmente una somma compresa tra 50 e 150 €, lasciando il sacerdote con mille ringraziamenti.
Nel pomeriggio del 24 agosto, però, un sacerdote di Rivergaro, che già era stato disponibile una prima volta, alla seconda richiesta di appuntamento fissata con lo stesso sedicente diacono decide di parlare della vicenda ad un altro sacerdote dello stesso comune, scoprendo che anche il confratello ha vissuto la medesima esperienza per due volte, ma nella seconda occasione ha deciso di non soddisfare la richiesta di denaro. Il sospetto coglie quindi il 74enne uomo di chiesa che decide di informare i Carabinieri di Rivergaro. I militari, immediatamente, raggiungono la casa canonica e attendono il momento dell’incontro che non tarda molto. Pochi minuti e l’uomo si presenta al Parroco, educatamente e con aria contrita ringrazia il sacerdote ricevendo dalle sue mani una banconota da 100 € che però, con la stessa rapidità, passa nelle mani dei Carabinieri. Alla domanda di quegli stessi militari sulla sua reale identità l’uomo immediatamente confessa: “sono un truffatore e lo sono da sempre”.
Arrestato in flagranza per truffa aggravata, l’uomo viene condotto in carcere alle Novate.
Accertamenti compiuti nell’immediatezza consentivano di appurare che il malvivente aveva già ottenuto in una occasione del denaro dallo stesso sacerdote; in altra occasione ne aveva ottenuto da un altro anziano sacerdote di Rivergaro, non riuscendo a convincerlo una seconda volta e, da ultimo, che era riuscito a realizzare con successo il proprio collaudato piano truffaldino alle spese di un parroco della Val Nure per ben due volte in due settimane.
Per questi episodi l’uomo veniva deferito alla Magistratura piacentina per truffa aggravata e tentata truffa. Del complessivo bottino, circa 600 €, solo la banconota da 100 € costatagli l’arresto, veniva restituita alla sua ultima vittima.
Sono in corso accertamenti, estesi in ambito nazionale, per dimostrare come, con il medesimo modus operandi, il Parisi abbia truffato decine di altri sacerdoti.