Musica, sapori, arte, cultura. Il tutto in un grande evento dedicato ai borghi più belli d’Italia che si terrà venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 settembre a Vigoleno e Castell’Aquato, nel Piacentino. Si tratta di uno dei più importanti eventi turistici del nostro Paese giunto alla sesta edizione.
IL FESTIVAL – Tre giorni di festa, con stand gastronomici e artisti di strada, ma anche di studio e riflessione su come valorizzare al meglio il patrimonio degli angoli più incantati della Penisola. Una sessantina i Comuni di tutta Italia rappresentati, diverse le delegazioni internazionali presenti, 40mila i visitatori attesi e tantissimi gli appuntamenti in programma fra cui mostre, cene tipiche e spettacoli pirotecnici. Per l’occasione sarà anche emesso uno speciale annullo postale.
I borghi più belli d’Italia sono dei veri e propri musei all’aperto: dai villaggi-fortezza ai ricetti medievali, dai centri marinari a quelli montani, ognuno caratterizzato dai suoi prodotti. Una vetrina speciale per apprezzare gli angoli più suggestivi della Penisola, tra atmosfere, tradizioni, sapori, idee. Per l’occasione sarà anche emesso uno speciale annullo postale.
Il «Festival dei borghi più belli d’Italia» è organizzato dall’omonimo club che riunisce quasi duecento Comuni dell’Anci (Associazione nazionale comuni italiani), dalla Regione e dalla Provincia di Piacenza in collaborazione con la Camera di Commercio e Industria di Piacenza e le amministrazioni comunali di Castell’Arquato (PC), Vernasca (PC) e Dozza (BO). Proprio a Dozza, sabato 12 novembre, si terrà il workshop “Buy Borghi – Workshop dell’offerta turistica dei borghi più belli d’Italia” che si propone come l’unico workshop del prodotto turistico dedicato esclusivamente ai borghi italiani.
GLI ARTISTI – Diversi gli artisti di strada del circuito Bascherdeis che si esibiranno alla kermesse proponendo spettacoli inconsueti e coinvolgenti. Protagonisti saranno Mister Blu, scrittore vittima di un incessante flusso creativo, il giocoliere Marco Meri, le marionette di Teatrapo – Francisco Obregon, e gli illusionisti Mattacchioni Volanti. Tanti anche i musicisti che incarneranno la bellezza e la varietà delle tradizioni popolari italiane: dall’Emilia Paolo Simonazzi, uno dei più celebri ghirondisti italiani ed Emanuele Reverberi al violino e alla piva emiliana; dalla Lombardia il duo piffero e fisarmonica di Matteo Burrone e Andrea Ferraresi ad eseguire antichi balli di gruppo quali gighe, monferrine, piane. E ancora: dalla Calabria il gruppo Antiche Ferrovie Calabro-lucane con Ettore Castagna che presenterà l’antica lira calabrese; dall’Appennino Ligure Emiliano gli Enerbia. Siciliano il Quartetto Areasud con un ampio strumentario che dal friscaleddu arriva alla gaita, mentre pugliese il gruppo Domo Migrantes che presenterà le antiche danze della regione, dalla pizzica alle tarantelle. Il polistrumentista Patrick Novara, infine, si esibirà con una serie di antichi strumenti medievali ad ancia doppia quali la ciaramella e le bombarde.
SCATTA IL TUO BORGO – Oltre ad apprezzare esibizioni e degustazioni, i visitatori potranno partecipare al contest fotografico «Digital Emotions – Scatta il tuo borgo», che permetterà – a chi visiterà Vigoleno e Castell’Arquato nella tre giorni del Festival – di concorrere a vincere due week end per due persone in una località a scelta dell’Appennino Piacentino. Basterà scattare una foto e postarla sulla bacheca della pagina facebook dell’evento (www.facebook.com/festivaldeiborghi) .Altre info su: www.borghitalia.it
I Comuni coinvolti
Castell’Arquato
Borgo medioevale sulle prime alture della Val D’Arda, Castell’Arquato sorge su un terreno ricco di conchiglie fossili. Sulla sommità della collina si trova Piazza Municipio, dove si fronteggiano gli edifici-simbolo dei tre poteri medioevali: la Collegiata romanica di S. Maria Assunta, che rappresenta il potere spirituale, edificata agli inizi del XII secolo; il palazzo del Podestà, espressione del potere civile, risalente al 1293, e la Rocca Viscontea, costruzione militare costruita a partire dal 1342. Un intrico di vie e sentieri conduce alla scoperta di altri tesori: il restaurato Torrione del Duca, adiacente al Palazzo e alle Fontane; il Museo Geologico, all’interno del cinquecentesco ospitale di S. Spirito; il piccolo ma prezioso Museo Illica, dedicato al poeta e librettista di Puccini. Castell’Arquato, con le sue colline, è famoso anche per l’eccellente qualità dei vini: Monterosso, Malvasia e Ortrugo (bianchi) e il corposo Gutturnio (rosso). Vini da abbinare ai saporiti piatti della tradizione, come gli anolini in brodo, i tortelli “con la coda”. Da non perdere la torta al cioccolato di Vigolo Marchese. Per ulteriori informazioni: www.comune.castellarquato.pc.it
Vigoleno
Vigoleno si trova sul crinale che separa la Valle dell’Ongina dalla Val Stirone. E’ un borgo fortificato eccezionalmente integro nelle sue forme e ricco di testimonianze storiche. Le sue origini affondano nell’epoca romana: il nome deriva dalla forma latina Vicus Lyaeo, luogo consacrato a Bacco per la squisitezza dei vini. A Vigoleno tutto sembra, pur nella ristrettezza dello spazio, un labirinto in cui non sai mai dove ti trovi, se nel borgo ottocentesco o nel castello medievaleggiante, tanto si specchiano l’uno nell’altro. Vigoleno ha una grande forza evocativa. Ciò che più impressiona, a guardare dalla pianura, sono le ampie distese di pietra del borgo arroccato, che vengono a formare la mirabile curva delle mura avvolgenti, la sequenza ritmica delle merlature, le torri, i bastioni e poi, dentro, le vie brevi e strette. Le suggestioni iniziano subito dopo aver superato il portone d’ingresso al borgo, un tempo dotato di ponte levatoio, entrando nella piazza della fontana, con le sue visuali chiuse, la frammentazione dello spazio e le prospettive oblique. Per ulteriori informazioni: www.comune.vernasca.pc.it
LA PRSENTAZIONE
Saranno i borghi storici di Castellarquato e Vigoleno a ospitare l’edizione 2011 (la sesta) del “Festival dei Borghi più belli d’Italia”. Dal 2 al 4 settembre nei centri storici del piacentino sono attesi oltre 40mila visitatori, anche internazionali. Verranno infatti ospitate delegazioni da Francia, Belgio, Portogallo, Grecia, Giappone, Russia, Romania, Germania. Il territorio piacentino – oltre ad ospitare la rassegna – vanta Bobbio tra i 100 Comuni più belli nell’elenco redatto dal club “I borghi più belli d’Italia”, nato nel 2001 per volontà dell’ANCI. A presentare la manifestazione, questa mattina in Provincia, sono stati il presidente Massimo Trespidi, il sindaco di Piacenza Roberto reggi, i sindaci di Vernasca e Castell’Arquato Gianluigi Molinari e Ivano Rocchetta e il presidente del Club dei Borghi più belli d’Italia Fiorello Primi.
Dopo il “clou” piacentino la rassegna si concluderà a Dozza sabato 12 novembre con un workshop sull’offerta turistica dei centri più suggestivi del Paese.
Ricco il programma della 3 giorni valdardese. Si parte da Castellarquato, dove – alle 17 di venerdì 2 settembre – è fissata la cerimonia di inaugurazione del Festival, alla presenza di tutti i rappresentanti dei borghi “al top” della classifica nazionale. Sarà palazzo Podestà ad ospitare il taglio del nastro e i saluti istituzionali. A seguire trasferimento in piazza Municipio e spettacolo di musica e animazione, quindi aperitivo all’aperto.
Sabato dalle 10, sempre palazzo Podestà ospiterà gli “Stati Generali del Turismo Sociale in Italia”, preludio a un pranzo tipico piacentino. Parallelamente a Vigoleno previste altre iniziative. Dalle 10 apertura degli stand con musica popolare, mostre d’arte e iniziative culturali. Alle 11 il castello farà da cornice al convegno “Piacenza, capitale europea dei prodotti Dop”. Dalle 12 apertura dei punti ristoro e dalle 15 – alla presenza delle autorità – verrà scoperto il velo sugli stand enogastronomici e di artigianato tradizionale. Nell’occasione verranno fatti anche gli onori di casa alle delegazioni straniere, chiamate a un saluto. Dalle 16,30 animazione musicale per le vie del borgo con strumenti tradizionali, quindi – alle 18,30 all’Oratorio Beata Vergine delle Grazie – concerto di Ettore Castagna con le “Antiche Ferrovie Calabro Lucane”. Alle 19,30 cene tipiche piacentine e alle 24,10 spettacolare simulazione pirotecnica dell’incendio del castello. Domenica 4 settembre la chiusura piacentina, sempre a Vigoleno. Stand aperti dalle 10. Un quarto d’ora dopo collegamento con RaiUno Mattina, quindi in piazza della Fontana presentazione dello speciale annullo postale realizzato per l’occasione. Alle 11 al castello convegno: “Il caso Gradella: valorizzazione e tutela dei borghi”. Alle 11,30 al via i punti ristoro. Nello stesso momento il paese si animerà con gli spettacoli e le esibizioni degli artisti di strada. Statue viventi, giullari e acrobati circensi si esibiranno tra le vie del piccolo borgo di Vigoleno proponendo spettacoli inconsueti e coinvolgenti.
Alle 13 nuovo appuntamento con le tipicità locali presso gli stand. Alle 15,30 entrerà in scena il gruppo “ Domo Migrantes”, interprete della tradizione pugliese e siciliana e il polistrumentista Patrick Novara con gli antichi strumenti ad ancia doppia, ciaramella, piffero e bombarda.
Il programma si chiude con la premiazione prodotti tipici (ore 17) e con la cerimonia del “Passaggio della Bandiera” (18) alla presenza dei Sindaci che ospiteranno il prossimo appuntamento
Alle 19 prevista la chiusura della kermesse.