Piacenza riscopre le mura farnesiane con le opere di restauro in cantiere

Presentate in mattinata le opere di restauro e conservazione delle mura farnesiane nel tratto tra bastione San Sisto e via Campagna.

Radio Sound

 

L’intervento complessivo previsto di Euro 937500,00 è finanziato con fondi Arcus per Euro 750000,00 e per la restante parte con fondi comunali riguarda tre tipologie di interventi nel tratto considerato.

In sintesi:

1. il restauro e la conservazione del tratto di mitra tra il bastione Borghetto e Porta del Soccorso, il completamento del restauro nella parte interna tra Bastione S.sisto e Porta del Soccorso e della parte in corrispondenza del Bastione Campagna,

mediante opere di restauro e conservazione della cinta con eliminazione vegetazione, consolidamento di lacune, pulitura del paramento murario sulle parti interne ed esterne ed mpermeabilizzazione della sommità delle murature

2. il restauro e la conservazione del Bastione Campagna con sistemazione a verde della relativa area soprastante, (tipo Bastioni su Pubblico Passeggio)

mediante formazione di una rampa di accesso, piantumazione formazione di parapetti, sistemazione a verde e con elementi di arredo urbano (panchine, altalene illuminazione etc.)

3. la messa in sicurezza del fabbricato sul lato sinistro, guardando dall’esterno della porta Borghetto (ex locali di guardia, ora abbandonati)

mediante una serie di interventi volti ad evitare l’ulteriore degrado e collasso delle strutture, quali un primo consolidamento delle strutture , il rifacimento della copertura della lattoneria e dei serramenti esterni.

Un altro intervento, confinanziamento del Ministero de i Beni Culturali di 72’000,00 Euro, è stato appaltato dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici dell’Emilia Romagna su progetto del Servizio Infrastrutture attrezzature pubbliche del Comune di Piacenza, e ha riguardato il restauro del tratto esterno da Porta Soccorso verso il Bastione SSisto, fino alla interruzione in corrispondenza della Via Legione Zanardi Landi.

 

PIACENZA TERRITORIO SNODO

 

Negli ultimi anni le istituzioni comunitarie e nazionali hanno manifestato un progressivo e crescente interesse nei confronti delle città, considerate quali motori della crescita e dell’innovazione e allo stesso tempo attori chiave nel raggiungimento degli obiettivi della politica di coesione (competitività economica, coesione sociale e sostenibilità ambientale).

 

In questo contesto il Ministero Infrastrutture e Trasporti ha coordinato programmi e progetti rivolti allo sviluppo delle città in una dimensione allargata al territorio, promuovendo iniziative nazionali ed aderendo a linee di attività comunitarie, con l’obiettivo di consolidare un approccio strategico allo sviluppo urbano integrato, consolidando progressivamente il proprio ruolo di riferimento nei confronti sia delle istituzioni europee, sia delle stesse città italiane.

 

I territori urbani di snodo sono quei sistemi città-territorio che hanno la capacità di fungere da “commutatori” tra i grandi flussi europei e internazionali ed i territori locali, per loro natura predisposti a fungere da ambienti innovatori suscettibili di riverberare all’intorno gli impulsi al cambiamento delle strutture produttive e sociali esistenti.

 

Piacenza negli ultimi anni ha partecipato al programma dei “Territori snodo” finanziato dal Ministero Infrastrutture ed ha avviato alcune opere coerenti con la visione strategica di città della pianura padana posta all’incrocio di grandi infrastrutture di comunicazione.

 

Le città più innovative – anche grazie alla partnership del Ministero Infrastrutture – affrontano in modo comune tre direzioni di sviluppo, ciascuna delle quali richiede articolati programmi attuativi:

–       modernizzano i sistemi delle grandi infrastrutture dei trasporti e migliorano i servizi di accessibilità e mobilità urbana per facilitare le relazioni e gli scambi materiali e immateriali fra le città e i flussi globali;

–       favoriscono lo sviluppo locale delle economie della conoscenza. La produzione dei beni e servizi materiali e immateriali è orientata a incrementare le componenti di qualità, ricerca ed innovazione del prodotto;

–       affrontano i temi della riqualificazione urbana valorizzando i centri storici e limitando il consumo di suolo agricolo. I programmi di riqualificazione urbana diffusa sono spesso orientati a:

o   1) potenziare le funzioni culturali;

o   2) migliorare la qualità dello spazio pubblico, del verde e dei servizi;

o   3) favorire la trasformazione e la riconversione energetica dei tessuti edilizi esistenti;

o   4) sviluppare nuove forme di social housing;

o   5) affrontare i temi della sicurezza urbana con gli strumenti della coesione sociale.

 

 

 

 

Il programma di Piacenza territorio snodo è basato su tre reti europee strategiche, ciascuna delle quali verrà declinata a livello locale ed articolata in una serie di azioni e progetti:

 

ð  “Piacenza snodo del Corridoio V”, interessa i temi delle reti europee delle infrastrutture per la mobilità in ferro e gomma; le attività economiche produttive locali della logistica, artigianali ed industriali, favorendo le propensioni delle imprese locali alla ricerca e all’innovazione in relazione ai centri di ricerca, ai Tecnopoli ed alle Università;

ð  “Piacenza città del Po”, interessa i temi delle reti europee fluviali ed ecologiche ambientali; è prevista la protezione degli ambienti naturali e la valorizzazione del rapporto fra la città ed il Po;

ð  “Piacenza città della via Francigena, interessa i temi delle reti europee dei percorsi e itinerari culturali: è prevista a riqualificazione urbana e dell’ambiente abitato.

 

 

  

 

Il grande itinerario culturale europeo della via Francigena

 


PIACENZA CITTA’ DELLA VIA FRANCIGENA

 

Il tema della riqualificazione dell’ambiente urbano è interpretato nella sua più ampia accezione: valorizzazione dei fattori di identità locale, miglioramento dell’immagine della città, potenziamento dell’offerta di servizi e attrezzature (entro una logica di sinergia nel sistema padano di reti di città) come importanti fattori per creare un contesto più vivibile, aperto e più favorevole alla produzione di cultura ed innovazione.

 

Come itinerario della via Francigena si è assunto quello indicato dal MiBAC (Ministero Beni Attività Culturali) che prevede all’arrivo a Piacenza da nord/ovest una deviazione dalla via Emilia Pavese sulla strada Delle Valli (seguendo la cinta muraria) per entrare nel centro storico da via Campagna.

 

 

Alcuni punti di forza del territorio e della città:

• Elementi idromorfologici rilevanti (Po, Trebbia, crinale appenninico)

• Storicamente luogo di concentrazione di “passaggi” ( la attraversano importanti strade storiche quali la via Emilia, la via Francigena, la via Postumia che collegava Genova con Aquileia)

• Luogo di accoglienza e permanenza di pellegrini che nel medioevo si muovevano lungo la via Francigena

• Grande stratificazione di segni delle diverse epoche storiche, dal cardo e decumano della città romana ancora ben visibile, alle fortificazioni cinquecentesche della città farnesiana con il vallo, alle chiese, ai collegi e seminari, ai numerosi palazzi molti dei quali risalenti al settecento.

 

  

Il tracciato urbano della via Francigena

Le vie Scalabrini, S. Antonino, Garibaldi, Taverna e Campagna

Itinerari dell’urbanità

 

E’ possibile tracciare alcuni “itinerari dell’urbanità” dove si coniugano elementi identitari, elementi di degrado da superare e nel contempo potenzialità di trasformazione.

 

In questo senso si fa riferimento, in primo luogo, come schematizzato nella cartina della seguente:

 

 

1. percorso della via Francigena come itinerario che interessa il centro storico, intercetta il Po e che, per essere itinerario culturale europeo, proietta Piacenza in reti di relazioni e di visibilità sovralocale. Lungo l’itinerario della via Francigena si potrebbe sviluppare un progetto pilota “da Piacenza all’Expo” che potrebbe coniugare mobilità sostenibile e fruizione dei beni culturali (sono 2 assi tematici individuati nell’ambito della cosiddetta “Expo diffusa”);

2. fronte urbano sul Po;

3. anello nord/est delle antiche mura (T. Fodesta – aree RFI – Edificio Berzolla);

4. aree a nord della stazione;

5. direttrice palazzo Farnese- area Caserma S. Sisto;

6. anello nord/ovest delle antiche mura (P. Torino – P. Milano);

7. area dell’Arsenale militare-anello sud/ovest delle mura.

 

 

 

 

 

 

LA VIA FRANCIGENA URBANA ED ALCUNI INTERVENTI/PROGETTI IN CORSO

 

Coerentemente alla visione strategica, sono in corso da parte del Comune di Piacenza diverse azioni e progetti di riqualificazione urbana , ne elenchiamo alcuni, rinviando le specifiche e le descrizioni puntuali alle schede nella pagina web: http://www.comune.piacenza.it/citta/comecambia/index.asp

 

Recupero della via Francigena

Negli ultimi anni sono stati realizzati più stralci di lavori parte del programma complessivo di recupero, rifunzionalizzazione e valorizzazione della via Francigena: la Caserma della Neve, sede del Politecnico, l’ex Macello con la facoltà di Architettura ed il Museo di Storia Naturale, l’introduzione del teleriscaldamento per il risparmio energetico, il recupero della Chiesa dei Teatini, le ripavimentazioni e la riqualificazione di Piazza S. Antonino, la riqualificazione di via Garibaldi e Piazza Borgo.

In occasione della prossima Summer School 5/23 settembre 2011, verranno esposti i pannelli del Concorso di idee per la valorizzazione degli spazi pubblici della via Francigena urbana svolto a cura del Comune di Piacenza nel 2010.

 

Restauro delle Mura fra Bastione Campagna e Bastione San Sisto

L’intervento comporta il restauro conservativo di un tratto di mura, del Bastione Campagna e della relativa area soprastante, e il restauro di strutture facenti parte del sistema di fortificazione e di difesa della città. Il progetto intende valorizzare la cinta muraria farnesiana, come elemento monumentale-paesaggistico distintivo dell’identità e riconoscibilità di Piacenza e parte importante del Parco delle Mura.
Il costo complessivo è di 937.500 euro, di cui 750.000 euro finanziati con fondi Arcus.

 

Riqualificazione Viale Risorgimento

I lavori in corso introducono la dorsale della rete del teleriscaldamento da Piazzale Milano alla zona del Farnese e centro scolastico nord, la riqualificazione del sistema dei marciapiedi e del verde, con l’introduzione di due piste ciclopedonali di accesso al Centro storico da Piazzale Milano e dal nuovo ponte sul Po. Il progetto è seguito da IREN nel programma di diffusione del teleriscaldamento cittadino e dalla Soprintendenza per le soluzioni architettoniche ed i particolari costruttivi.

 

Parcheggio Multipiano Piazza Cittadella

Il programma prevede la costruzione del parcheggio multipiano a rotazione nella zona nord del Centro storico per completare la dotazione urbana di strutture per l’accessibilità e la successiva riqualificazione della Piazza Cittadella. Il bando di gara è nella fase di pubblicazione.

L’area è a cerniera fra le parti pubbliche (servizi scolastici, mercato comunale e servizi culturali di Palazzo Farnese, Chiesa del Carmine), l’area del Complesso architettonico di San Sisto, e le aree militari a nord oggetto di proposte di recupero.

 

 

 

Restauri Chiesa del Carmine

I lavori sono compresi nel programma DUP (documento unico di programmazione) della Regione Emilia Romagna e prevedono un restauro conservativo dell’edificio. L’edificio è vincolato dalla Soprintendenza.

 

Rete dei collegi universitari

Sul tracciato della via Francigena e nelle immediate vicinanze si trovano alcune delle strutture che ospitano gli studenti universitari, che fanno parte della rete dei “Collegi di Piacenza”. Il sistema si amplierà presto con le nuove strutture che saranno realizzate nell’area di San Vincenzo.

 

Restauri Basilica S. Maria di Campagna

L’intervento conclude i lavori di restauro dell’intero transetto destro della Basilica di Santa Maria di Campagna, parte di un programma pluriennale di interventi iniziati nel 2008, di cui sono mantenute l’impostazione operativa e le direttive impartite dagli Enti di Tutela, che hanno optato per il mantenimento del più recente assetto decorativo.

L’intervento in corso dell’importo di circa 100.000 €, è finalizzato a preservare la parte inferiore della parete, danneggiata dall’umidità e da danni di natura accidentale dovuti all’incuria e disattenzione dei frequentatori (la zona interessata dall’intervento è adiacente ad un portale di ingresso laterale, verosimilmente utilizzato in passato), dove la pellicola pittorica denota estese e numerose cadute, sollevamenti a scaglie ed esfoliazioni.

 

Orti urbani di S. Maria di Campagna

Il programma svolto in collaborazione con la Circoscrizione 1 prevede un utilizzo comune degli spazi ortivi del complesso di Santa Maria di Campagna. Il progetto fa parte del programma regionale INFEA “Piacenza Città degli Orti” ed è seguito dal Centro di educazione ambientale del Comune di Piacenza. In occasione del Bando di Cittadinanza attiva, si è costituita un’associazione di cittadini che si prendono cura degli spazi verdi ed organizzano attività di educazione scolastica e animazione sociale, sempre in collaborazione con il Servizio ambiente e la Circoscrizione 1 del Comune di Piacenza.

 

La stazione RFI lineare

Il progetto territorio snodo verte anche sulle opere di riqualificazione della stazione ferroviaria in corso da alcuni anni: l’eliminazione del muro di cinta del parcheggio di viale S. Ambrogio e la riorganizzazione di Piazzale Marconi, la sistemazione della rotatoria in prossimità della Chiesa di Torricella.

L’idea base del progetto di territorio snodo è quella di leggere la stazione di Piacenza come “stazione lineare”: un’area che interessa lo sviluppo delle antiche mura cinquecentesche nord fra Piazzale Milano e Piazzale Roma. La stazione lineare si sviluppa su un tracciato lungo circa 1,2 km – dotata di spazzi caratterizzati da aree, funzioni e servizi della intermodalità dei trasporti: la ferrovia, il trasporto pubblico, le biciclette e le auto.

A nord i programmi futuri prevedono lo spostamento della stazione merci e il recupero delle aree RFI, anche in relazione al Cavalcaferrovia e all’Asse di scorrimento nord in fase di costruzione.

 

 

 

La creatività urbana ed i concorsi di architettura promossi dalla Regione Emilia Romagna

La Regione Emilia Romagna ha aperto un bando per il finanziamento ai Comuni di concorsi di architettura e successivi progetti di riqualificazione urbana. Entro la fine di settembre 2011, le proposte dei comuni dovranno pervenire alla Regione e quelli ammessi ai finanziamenti dovranno sottoscrivere un’intesa quadro con la Regione che descriva i programmi urbani di recupero in corso o programmati, inserendovi la proposta specifica oggetto di concorso.

Il Comune di Piacenza intende partecipare al bando del settembre 2011 con il programma presentato oggi e nelle prossime settimane ci concentreremo sull’oggetto specifico del concorso di architettura, che integrerà le parti non ancora trattate dai cantieri in corso.

La Regione ha attivato un laboratorio fra i diversi Comuni al fine di coordinare le progettualità e vi ha dedicato uno spazio web 2.0 apposito, ove sono disponibili i materiali di lavoro:

http://creativitaurbana.blogspot.com/

I temi comuni del laboratorio sono la valorizzazione degli spazi pubblici urbani, il risparmio energetico e la sostenibilità, il coinvolgimento dei cittadini nei progetti di recupero, gli ambienti innovativi della cultura e dei servizi.

 

 

 

La Summer School dal 5 al 23 settembre 2011-08-19

L’edizione 2011 della Summer School della Facoltà di Architettura avrà il tema di “Abitare la strada”.

In particolare l’area studio urbana prevede un percorso ad anello partendo dalla corona sud della via Francigena e giungendo alla corona nord dell’autostrada A21 ed il nuovo cavalcaferrovia. Saranno trattati i temi degli spazi urbani della storia e quelli delle infrastrutture moderne: come valorizzare gli spazi pubblici, come connetterli, come usare al meglio gli spazi residuali, come recuperare i luoghi, quali funzioni possibili proporre, come avvicinare il centro storico al Fiume Po.

Verrà presentato il materiale sistematizzato prodotto dagli studenti nell’edizione 2010, che costituirà un ottimo punto di riferimento anche per il prossimo concorso di architettura illustrato al punto precedente.

In una conferenza stampa nei prossimi giorni illustreremo il programma di lavoro dettagliato della Summer School 2011 che contiene anche l’organizzazione momenti di dibattito pubblico con ospiti esperti di varie discipline sui temi della città e della contemporaneità urbana.

Maggiori informazioni su:

http://webdiap.diap.polimi.it/intschool/firstit.html

e in particolare il tema di quest’anno “abitare la strada”:

http://webdiap.diap.polimi.it/intschool/themeit.html